Zarate, fallita la conciliazione. Ma si “tratta”…

IL CORRIERE DELLO SPORT (D.Rindone) – Primo tentativo di conciliazione fallito, parti molto lontane. Questo è il verdetto (parziale) della prima udienza al Collegio arbitrale di Mauro Zarate. E, come ricorda ‘Il Corriere dello Sport’, è stato un colloquio al quale erano presenti anche il presidente Lotito, gli arbitri di parte (Ferruccio Auletta per la Lazio, Flavia Tortorella per Zarate), gli avvocati Gentile (Lazio) e Marchese (Zarate), Luis Ruzzi (manager dell’argentino).
Il primo round si è concluso con un nulla di fatto ma il presidente del Collegio ha chiesto agli avvocati di esaminare ogni possibilità che sia utile per raggiungere un accordo senza arrivare al lodo. Il regolamento del collegio arbitrale lascia aperta la conciliazione sino al termine ultimo del deposito della sentenza. La prima udienza è servita anche per fissare i termini dell’arbitrato, non andrà oltre metà luglio. E’ stato invece fissato a lunedì il termine utile per depositare prove e memorie difensive. Nel momento in cui saranno consegnati i documenti il Collegio arbitrale deciderà se ammettere i testimoni o meno. In caso positivo durante la seconda udienza (non è stata decisa una data) sfileranno i testimoni, se le prove prodotte saranno esaurienti si procederà con la discussione.
Le richieste delle due parti sono note: Zarate vuole la rescissione del contratto per mobbing e in violazione dell’articolo 7 dell’accordo collettivo. La Lazio chiede il risarcimento danni per il viaggio non autorizzato di Maurito alle Maldive, contesta all’attaccante di non aver risposto alla convocazione prima di Lazio-Inter e i tweet polemici. Si proverà ad arrivare ad una conciliazione, magari fissando un prezzo d’uscita. Non è una missione facile, la Lazio spinge per l’accordo.