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FIRMANI: “DERBY? Vincerà chi sentirà meno la pressione dell’ambiente”

Il centrocampista biancoceleste ha aggiunto: ‘Ledesma vero leader silenzioso della squadra’

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(foto Getty Images)

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NOTIZIE SS LAZIO – Fabio Firmani ha parlato ai microfoni di Radio Sei a quattro giorni dalla finale di Coppa Italia.

Ecco le sue parole:

 

Tra i giocatori che militano nel Al Wasl c’è anche Emiliano Alfaro. Come sta andando la sua stagione, lui che deve ancora rivedere la questione con la Lazio?
“Alfaro si è espresso bene in questa campionato. Ha realizzato ben 25 gol che non sono pochi. Lui vorrebbe giocare sempre al di là di quello che potrebbe essere il palcoscenico su cui esibirsi. Gli piacerebbe anche tornare alla Lazio ma sa che c’è molta concorrenza”.

La Lazio sta per acquistare Biglia che con ogni probabilità dovrebbe essere il secondo acquisto biancoceleste per la prossima stagione, dopo Brayan Perea. Lo hai mai visto giocare, tu che hai giocato nello stesso ruolo?
“L’ho visto giocare pochissimo ma non posso dare un giudizio completo su di lui. Sicuramente per le caratteristiche che ha è il prototipo di calciatore che serve alla Lazio e che può fargli fare il salto di qualità, fermo restando però che conquistarsi un posto da titolare in questa Lazio non sarà comunque semplice anche per un giocatore come Biglia”.

Per quanto riguarda il derby sarà sicuramente una battaglia di nervi più che una gara tecnico-tattica.  Chi può rivelarsi il leader di questa Lazio, colui il quale che può sobbarcarsi la squadra sulle spalle e portarla alla vittoria?
“Penso che Ledesma rappresenti il vero leader silenzioso dello spogliatoio biancoceleste. Lui su tutti è uno che può trascinare la squadra alla vittoria e che nei momenti importanti si è sempre fatto sentire. Poi ci sono anche quei giocatori che dal punto di vista tecnico possono risolvere la partita, su tutti Candreva Hernanes e Klose. Sono però decisivi quei giocatori che sapranno dare la giusta mentalità alla squadra, perché sarà quello a fare la differenza!”

La Lazio è in ritiro a Norcia e per giunta con la presenza di un mental coach. Come stai giudicando questa scelta della società, tu che hai già vissuto la realtà del ritiro proprio con la Lazio?
“Quasi tutti noi abbiamo un bel ricordo di Norcia, anche se ricordo che i primi giorni non erano stati particolarmente sereni. Certo è che l’atmosfera era completamente diversa e mi fa piacere notare che comunque oggi il ritiro ha un significato differente. All’epoca avevamo bisogno di stare insieme, di isolarci un po’ e di ricompattarci. Devo dire che ha avuto una grande importanza per noi perché tutto è cambiato da quei giorni. Oggi potrebbe rivelarsi  una buona occasione per ricaricare le batterie per il derby!”

Come si vincono partite del genere? Con la cattiveria agonistica o con l’intelligenza tattica?
“Sicuramente una carica e  un sano furore agonistico è importante in partite come queste. Bisognerà però essere in grado di contenerla perché occorre soprattutto concentrazione, determinazione e lucidità mentale!”

A pochi giorni ormai dal derby come vedi la Lazio? hai parlato con qualche ex compagno di squadra?
“Vedo una Lazio, nonostante tutto, in salute. Spero che la squadra arrivi carica e che sia pronta a conquistarsi questa coppa. La determinazione può far  la differenza e credo che caratterialmente la Lazio abbia qualcosa in più. Ogni tanto sento qualche ex compagno ma in questa settimana ho preferito lasciarli in pace proprio per non turbare la loro concentrazione”.

Tu eri sempre uno che in campo, e anche fuori, non si tirava mai indietro. Secondo te, mancano alla Lazio di oggi veri leader come te Di Canio ?
“Di Canio era un vero leader non solo nello spogliatoio ma anche in campo con la sua qualità indiscutibile. Ma ci sono anche altre tipologie di leader che la Lazio oggi ha come lo stesso Ledesma, Biava, Marchetti e Klose, anche lui molto silenzioso in campo ma che sa farsi sentire a suon di prestazioni”.

Che tipo di squadre saranno quelle che si affronteranno domenica nel derby?
“Lazio e Roma sono due squadre che si equivalgono, è difficile quindi dire quale sia la favorita. Arrivano da due situazioni diverse: la Roma ha la chance di rimettere in piedi una stagione molto deludente, mentre la Lazio, che è partita bene ha perso quota nel finale e quindi ha bisogno anche lei di vincere per dare un senso alla sua stagione. Secondo me vincerà chi sentirà meno la pressione dell’ambiente. La Lazio, come dicevo prima, potrebbe avere nel carattere il suo punto di forza”.

Cosa riserva il futuro a Fabio Firmani? Ti vedremo nelle vesti di procuratore o dirigente sportivo?
“Sono ruoli diversi. Diciamo che un ex calciatore difficilmente potrà avere la scaltrezza e di un procuratore. Prendere un giocatore da una squadra o proporlo ad una squadra è differente. L’importante però è mantenere sempre l’amore per questo sport, perché spesso in passato le ragioni di business hanno preso il sopravvento sul valore effettivo dei calciatori”.

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