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Frenata Lazio, «Per come s’era messa un pareggio importante»
Reja «Un “buco” di quindici minuti ha spostato la partita nella ripresa. Ma il risultato non è da buttar via»
Frenata Lazio, «Per come s’era messa un pareggio importante»
(getty images)
Le parole di Reja al termine della gara pareggiata dalla Lazio con il Vaslui: «Abbiamo creato 4-5 opportunità da gol e non abbiamo concretizzato. Per 15 minuti nel secondo tempo la squadra non ha corso, e siamo andati sotto, e questo è stato il gravissimo errore. Non avessimo avuto questo buco, la partita sarebbe andata diversamente. Poi, invece, c’è stata la reazione. La rimonta è stata buona. Se analizziamo il primo tempo tutti hanno dato il massimo e le prestazioni sono state sopra la sufficienza. Per come si era messa la partita, comunque, un pari è importante. Poi tensione alla fine, e frenesia, e se manca lucidità vieni penalizzato. Peccato per l’espulsione, in inferiorità numerica abbiamo fatto fatica: aspettavamo di fare bottino pieno, anche se loro sono avanti di condizione atletica rispetto a noi. Comunque, non è un discorso di reparto, è un discorso di individualità. Dobbiamo però capire che in Europa nessuna partita è scontata, ci servirà come esperienza. Dobbiamo avere più concentrazione, e buttare dentro le occasioni che creiamo».
«Abbiamo fatto tutto per far giocare Mauri, ma poi si è infortunato, e ho dovuto mettere mano alla formazione: ma la squadra non è cambiata molto. Le opportunità ci sono state lo stesso, ci è mancata solo la freddezza in fase conclusiva. Abbiamo fatto una buona prestazione nel primo tempo, la mia richiesta è stata di mantenere la stessa forza. A Milano c’era il Milan che spingeva, e noi avevamo creato tante occasioni. Adesso sembrava che il Vaslui giocasse e noi aspettavamo, soprattutto nel secondo tempo». Sulle individualità, invece, dice: «Per quanto riguarda il secondo tempo, in dieci uomini abbiamo retto bene. La squadra ha corso nel suo complesso. Ci siamo sempre proposti in fase offensiva. La squadra quando non è in condizione ha delle difficoltà, mentre noi correvamo sempre, fino alla fine. È venuta meno solo la lucidità, la causa è la fretta di concludere. Il risultato non è da buttare via. Per quel che riguarda i singoli: Lulic è stato ottimo sul piano della forza, e più sicuro, più sereno. Sul gioco aereo era presente, ed era molto propositivo. Se ha anche ancora più personalità, diventa importante. Gonzalez pure, è un altro valore sul piano della corsa: pure lui è in crescita».
Fonte: La Gazzetta dello Sport
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