NOTIZIE
Reja: Lazio, è l’ora di vincere
«Voglio la mentalità giusta e la stessa intensità nei 90 minuti per battere il Genoa»
Reja: Lazio, è l’ora di vincere
«Voglio la mentalità giusta e la stessa intensità nei 90 minuti per battere il Genoa»
(foto Getty Images)
Dopo due pareggi consecutivi -Milan e Vaslui- e arrivato il momento di vincere e di farlo davanti ai propri tifosi nell’esordio casalingo in campionato. L’anno scorso la Lazio costruì le sue fortune tra le mura amiche: tredici vittorie, tre pareggi, tre sconfitte, in casa 42 punti su 66 per il quarto posto ex aequo con l’Udinese.
Un altro punto di forza di quella Lazio fu la difesa, che fu una delle meno battute del campionato. Quest’anno il reparto arretrato non è partito altrettanto bene: 4 gol incassati in 2 partite. « Sapevo che mi sarebbe stato chiesto. Prendere due gol a partita non va bene, ma sono stati episodi. Mi dispiace per Zauri, perché s’è trovato coinvolto e il suo rendimento in preparazione era stato ottimale. Ma spesso dipende da come si gioca. Se con il Vaslui avessimo raddoppiato e chiuso la partita, non ci sarebbe stata la rimonta. Credo che la Lazio dal punto di vista difensivo abbia le sue certezze perché è la stessa squadra dell’anno scorso. E potremo solo migliorare mettendoci più attenzione».
I biancocelesti attendono il Genoa di Malesani, che nella prima giornate ha pareggiato in casa contro l’Atalanta: «Tutti vengono a Roma per giocarsi la partita, anche Malesani che ha sempre proposto calcio con le sue squadre. L’importante è che la Lazio metta in campo la mentalità e lo spirito giusto. La partita bisogna cercare di farla e di vincerla ». Ci si aspetta molto da Hernanes: il brasiliano, reduce da una partita sottotono a S.Siro, tende a dare il meglio di sè nelle partite interne. «Diciamo subito che è un grande giocatore e possiede qualità importanti. In estate l’ho visto molto come condizione fisica e mentale, più rapido nello smistare il pallone senza perderlo. Può far bene o male, tutti si aspettano molto da lui e se non trova la giocata decisiva si resta delusi. A Milano mi è piaciuto molto nella prima mezz’ora, poi è calato. Mi aspetto dei miglioramenti sotto il profilo della continuità, ma il discorso vale anche per tutti gli altri».
fonte: Il Corriere dello Sport
-
ACCADDE OGGI12 ore fa
Accadde oggi, 21 novembre: la nascita del testimone muto Ghedin
-
ACCADDE OGGI2 giorni fa
Accadde oggi, 20 novembre: prime volte per Di Vaio e Rambaudi
-
ACCADDE OGGI2 giorni fa
Accadde oggi, 19 novembre: Mauri stende il Messina
-
NAZIONALI1 giorno fa
Falso allarme per Dia: torna ad allenarsi a Formello