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BIAVA al settimo cielo: “Che gioia il rinnovo con la LAZIO. La COPPA? Il momento più bello da quando gioco a calcio”
Le parole del difensore biancoceleste, fresco di prolungamento con la società di Formello: “Siamo entrati nella storia. Felice di non aver fatto mettere la stella d’argento sulla maglia degli altri. Siamo più forti della Roma in tutto e per tutto…
NOTIZIE SS LAZIO – Giuseppe Biava, fresco di rinnovo contrattuale con la Lazio, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio. Ecco le sue parole:
Sei immortale Beppe?
“Ho sette vite, ma non immortale”.
Sei a riposo?
“Sono rientrato oggi a Bergamo dalla mia famiglia. Ieri sera ho prolungato con la Lazio, dovrete sopportarmi per un altro anno”.
Sulla vittoria della Coppa Italia. Tu avevi già vinto quella di serie C.
“Questo forse vale un pò di più e lo metto nella mia povera bacheca. Una grande soddisfazione a 36 anni, la cosa più bella da quando gioco a calcio. Contento e orgoglioso di fare parte di questa squadra”.
Attestati di stima per te arrivano da tutte le parti.
“Sono contento, anche durante la festa ho avuto attestati di stima. Il prolungamento è quello che volevo, la società mi aveva detto di aspettare dopo la coppa, mi aveva promesso il rinnovo. Sono contentissimo di continuare in biancoceleste”.
Una valutazione della tua stagione.
“Per me uno dei migliori anni da quando gioco a calcio. Ho fatto anche il record di presenze, 46, che a 36 anni non sono poche. Il fisico regge e con i compagni abbiamo fatto un’ottima annata, è arrivata cnhe la ciliegina con la coppa, ma abbiamo fatto un buon cammino anche in Europa. Se non avessimo giocato il girone di ritorno sotto le aspettative potevamo fare più punti in campionato, però godiamoci la vittoria in coppa contro l’altra squadra di Roma”.
Dell’importanza di questa vittoria ve ne renderete conto più avanti.
“Si questo è vero. Ce ne renderemo conto piu avanti. Anche il mese prima della finale, parlandone tra noi, dicevamo ‘cavolo se vinciamo questa entriamo nella storia’. Ed è andata così”.
Sul ritiro.
“A Norcia ci siamo concentrati sulla finale, consapevoli di essere piu forti di loro in tutto. Lo abbiamo visto appena scesi in campo: la nostra coreografia era 20 spanne sopra la loro, non c’era paragone, poi in campo abbiamo dato tutto, nessuna delle due squadre voleva rischiare di perdere. In 90 minuti, però, abbiamo meritato di vincere. Probabilmente abbiamo tralasciato dei punti in campionato perché abbiamo pensato da subito alla Roma”.
Tua moglie e tua figlia ti hanno festeggiato?
“Sono contente per me, sapevano quanto era importante per me. Festeggerò in questi giorni, anche con i miei genitori. Speriamo sia una delle tante soddisfazioni con la Lazio, a partire della Supercoppa”.
Ti abbiamo visto spingere i tuoi compagni sotto la Nord.
“Sì, eravamo quattro o cinque, ci spingevamo per scherzo sotto la curva. Poi tifosi rispondevano con un coro. E’ stato bello anche questo”.
Floccari al settimo cielo.
“Mi ha stupito, non avevo mai visto quel Floccari lì. Sergio se l’è goduta in pieno anche con la famiglia. Giusto che dopo la vittoria ci siamo divertiti. Abbiamo bevuto un po’ troppo, fa niente tanto ora andiamo in vacanza”.
Ai tifosi cosa vuoi dire?
“Sono contentissimo di aver dato questa gioia ai nostri tifosi che resterà nella storia. Soprattuto sono contento di non aver fatto mettere la stella d’argento sulla maglia agli altri”.
(fine)
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