CALCIOMERCATO LAZIO
MERCATO LAZIO. Ag.Berardi: “Secondo alla Lazio? Sarebbe fattibile ma il Verona vuole trattenerlo”
Il procuratore del giovane portiere aggiunge: “L’importante per Alessandro è che faccia parte di una squadra di Serie A che lo tenga in giusta considerazione. Salernitana? La escluderei”…
MERCATO SS LAZIO – Alessandro Berardi ha festeggiato nel migliore dei modi la sua prima esperienza nel calcio professionistico con la promozione in Serie A dell’Hellas Verona. Una stagione vissuta alle spalle del più esperto Rafael ma che è servita senz’altro al giocatore per ‘svezzarsi’. Tra poco meno di un mese il contratto di prestito con la società scaligera scadrà e il suo futuro potrebbe vederlo di nuovo di ritorno nella Capitale. Questo è quanto traspare dalle parole del suo agente, Franco Fatiga, socio di Giovanni Bia con il quale cura gli interessi del portieri, rilasciate a ‘lalaziosiamonoi.it’:
Che progetti ha il Verona su Berardi?
“A Verona sono intenzionati a tenerlo, poi dipende dagli obiettivi che la Lazio ripone su di lui e dalla modalità in cui, nel caso, decidesse di lasciarlo in gialloblù. E’ una situazione che verificheremo a brevissima scadenza. A Verona sono molto contenti di Alessandro, lo terrebbero volentieri”.
Si può ritenere verosimile l’ipotesi di Berardi secondo di Marchetti alla Lazio?
“Personalmente confido molto nel discorso di Berardi come secondo alla Lazio, potrebbe essere una soluzione fattibile. La società conosce perfettamente il giocatore, sa il suo valore. E poi la Lazio potrebbe pensare a un dodicesimo differente (rispetto a Bizzarri ndr). Però il fatto che il Verona lo vorrebbe tenere è per noi un grande attestato di stima. L’importante per Alessandro è che faccia parte di una squadra di Serie A che lo tenga in giusta considerazione. Alla Lazio credo che ci potrebbe stare come secondo di Marchetti, poi sarebbe un giocatore del settore giovanile in prima squadra”.
E’ invece da escludersi la soluzione Berardi titolare alla Salernitana?
“La Salernitana si trova in Lega Pro, sarebbe un passo indietro sia per lui che per la stessa Lazio. E’ una soluzione che mi sento di escludere”.
Rietiene che in futuro Berardi possa ereditare i pali biancocelesti da Federico Marchetti?
“Alessandro è cresciuto tantissimo in questi ultimi due anni, sotto tutti i punti di vista. L’esperienza a Verona gli ha dato tantissimo, ha fatto un vero e proprio salto di qualità. Credo che, se gli desse la possibilità di esprimersi e di poter giocare uno-due anni ancora, potrebbe poi tranquillamente prendere in consegna la porta della Lazio. Se vediamo il panorama dei portieri della Serie A, ci accorgiamo come in questo ruolo ci troviamo in crisi”.
Lei cura anche gli interessi del portiere della Primavera Tiziano Scarfagna: quali sono i piani della Lazio su di lui?
“Non so che scelta farà la società. Di sicuro non si tratta di un bivio: Scarfagna è classe ’94, quindi se resta il prossimo anno è perché rientra nei piani della prima squadra; Strakosha invece è un ’95, quindi si farà il suo anno di Primavera. Con Giovanni Bia stiamo cercando una squadra dove mandare a giocare Tiziano. Al momento non abbiamo ricevuto indicazioni da parte della Lazio. Noi intanto ci stiamo muovendo: quando la società ci chiamerà, saremo pronti per prospettare un prestito o una soluzione simile per farlo andare a giocare. La nostra idea è di farlo giocare tra una società di Serie B di media classifica e una di Lega Pro Prima Divisione che punta a vincere il campionato. Poi, come detto, bisogna sentire quale sarà il piano della Lazio. L’ultima volta che abbiamo incontrato la società è stato a settembre, ci siamo messi d’accordo di risentirci nei tempi debiti”.
Insieme a Bia, gestite anche la procura di un ex laziale e tifoso biancoceleste come Federico Macheda: c’ mai stata negli ultimi tempi la possibilità di un ritorno alla Lazio?
“Federico ha il cuore biancoazzurro e l’aquila nella mente è fuori discussione. Non c’è mai stata, però, la prospettiva di un suo ritorno alla Lazio. I biancocelesti in attacco sono più che completi, ma comunque stiamo parlando sempre di un ragazzo classe ’91. Ripeto, non c’è mai stato nulla, poi nel calcio mai dire mai”.
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