NOTIZIE
Pulici: “Reja ha sbagliato, doveva confermare le dimissioni”
L’ex portiere biancoceleste non concorda con la scelta del tecnico…
(Foto Getty Images)
Felice Pulici non è d’accordo con la scelta di Reja, che ha presentato le dimissioni lunedi pomeriggio per poi fare marcia indietro dopo un colloquio con società e giocatori: “Mi dispiace dirlo, il calcio a questi livelli non può essere inteso come un gioco, il calcio è una cosa seria. Quando si fanno le cose bisogna ponderarle e mantenere il proprio pensiero. Se si voleva dare un segnale forte oggi in conferenza stampa sarebbero dovuti essere presenti , oltre a Reja, il Presidente, il dirigente ed il capitano . Allo stato attuale “il quadro” rimane sempre lo stesso. Anche se non è questa la situazione migliore per ripartire, a Cesena devi vincere, dimostrare che la squadra abbia ritrovato equilibrio. La società deve intervenire in maniera forte e compatta in un momento di difficoltà. Esporre pubblicamente il “panno sporco” non è il modo migliore per ricompattare l’ambiente, bisogna fare buon viso a cattivo gioco il calcio lascia questi momenti di difficoltà, quando arrivai alla Lazio c’era un’intera squadra contestata , poi sono bastati due risultati e tutto è rientrato. La Lazio nella scorsa stagione concedeva pochissime opportunità alle squadre avversarie, ora con un organico a detta di tutti quanti superiore a quello dello scorso anno ne concede troppe . Non si può ridurre il tutto ad una preparazione atletica inadeguata , per il tipo di mercato fatto in estate gli schemi di gioco migliori da attuare sono un 3-4-1-2 o un 4-3-1-2 e non il tipo di gioco che il mister sta proponendo. Con questi moduli ha il materiale per mantenere quella difesa ermetica”.
-
ACCADDE OGGI2 giorni fa
Accadde oggi, 21 novembre: la nascita del testimone muto Ghedin
-
ACCADDE OGGI14 ore fa
Accadde oggi, 23 novembre: la Lazio supera il Perugia all’ultimo respiro
-
ACCADDE OGGI1 giorno fa
Accadde oggi, 22 novembre: l’eroe Gazza torna a casa
-
NOTIZIE2 giorni fa
Flaminio, l’Università La Sapienza supporta il progetto della Lazio