PRIMAVERA. BOLLINI: “Scudetto giusto premio per i ragazzi. Abbiamo vinto meritatamente, nulla ci è stato regalato”

NOTIZIE SS LAZIO – Ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7 è intervenuto il mister della Primavera della Lazio Alberto Bollini, Queste le sue parole

Stagione difficile chiusa con il giusto premio?
Di certo non ci sono stagioni facili anche perché c’è da gestire una squadra come la Lazio Le difficoltà devono diventare semplicità per i giovani: questo è il segreto. Credo che un grandissimo lavoro è stato fatto, un lavoro che è partito alla distanza e coronato quest’anno. Altra difficoltà è il passaggio da Allievi alla Primavera dei ragazzi e ovviamente qualcuno ha accusato la differenza. Ci deve essere una crescita fisica e un concetto di gioco da cambiare perché sono due categorie sono differenti. Bisogna collocare il talento in un contesto di gioco e in un gruppo diverso. Questo Scudetto è stato un giusto premio, me lo prendo con orgoglio e lo condivido con lo staff. Abbiamo sudato e vinto meritatamente, nulla ci è stato regalato

Come ci si compatta la squadra nelle difficoltà?
Bastone e carota e bisogna saperli dosare. Le regole della disciplina sono uguali ma a volte basta un tono di voce diverso, un rimprovero che ti motiva di più, devi modificare il tuo approccio in relazione a chi hai di fronte. C’e bisogni di sensibilità e della giusta lettura dei momenti.  Un esempio: a Viareggio abbiamo giocato partite fantastiche e abbiamo perso conto l’Anderlecht ai rigori. Lì poteva esserci una debacle e invece a Napoli, dopo tre giorni dall’eliminazione, abbiamo vinto con carattere e voglia

Si parlava di una final 8 equilibrata ma la Lazio pare aver dimostrato superiorità. Cosa ha inciso in questa parte finale, dove la lavorato di più?
Ha vinto la squadra che ha dimostrato di essere più squadra. In fiale c’erano due team che davano la sensazione di esserlo e di avere grande compattezza. Io ho solo cercato di ottimizzare il lavoro fatto durante l’anno. Il lavoro di tutto l’anno è stato ripagato in finale. Il nostro obiettivo è conoscere bene le fasi di gioco e serve tanta disponibilità dei ragazzi,  serve il carattere, il tirare fuori tutto e serve un  atteggiamento positivo. Noi abbiamo tirato fuori una grande personalità che abbiamo messo in campo. L’Atteggiamento e il carattere si deve ripercuotere in campo

Ha valorizzato il tuo lavoro, con i giovani in prima squadra, quanto le da soddisfazione?
Enorme soddisfazione. A noi è successo anche durante la gara sostituendo Rozzi e Crecco a fine primo tempo perché sarebbero dovuti partire con la prima squadra. Questa è una doppia vittoria perché tutto il settore giovanile viene così pubblicizzato il giorno dopo dalla prima squadra e diventa un’espressione di tutto il settore giovanili. Queste sono soddisfazioni che ti ripagano nel tempo. Quando i ragazzi hanno questa crescita è il massimo che una società e un gruppo può volere. Sta succedendo e questa è una vittoria nelle vittorie.

Pollace?
Io non posso che essere contento per Pollace. Aveva delle attitudini importanti con gli Allievi anche se non giocava e io le avevo viste. Con noi è partito con un atteggiamento giusto, ha capito come doveva essere l’interpretazione all’allenamento di ogni giorni e nel quotidiano è cresciuto molto sia nella fase difensiva che in quella offensiva. Sono fiero del gruppo dei 95ì per la crescita che hanno avuto, crescita avuta grazie al loro modo di approcciare gli allenamenti

Oggi inizia la fase finale del campionato Allievi. Ci sarà anche Tounkara…
La Lazio può giocarsi le proprie carte con un attacco che non ha rivali in Italia  e l’hanno dimostrato in un girone strano. Esprimono un potenziale enorme  e Tounkara è un valore aggiunto di questa passerella in cui arriviamo ancora da protagonisti