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REJA apre ai tifosi: «Mi aspetto una cornice di pubblico degna del bel quadro che è la Lazio»
Il tecnico biancoceleste parla in conferenza stampa alla vigilia di Lazio-Palermo
REJA apre ai tifosi: «Mi aspetto una cornice di pubblico degna del bel quadro che è la Lazio»
Il tecnico biancoceleste parla in conferenza stampa alla vigilia di Lazio-Palermo
(getty images)
Edy Reja si presenta in conferenza stampa in vista della sfida di domani contro il Palermo. Quanto è importante questa gara per la Lazio?: «Molto importante, bisogna dare seguito a prestazione e risultato. La gara di Cesena è stato ottima per intensità e equilibrio, quello che avevamo perso nelle gare precedenti. Stiamo ancora ricercando soluzioni piu adeguate a questa squadra e qualche correttivo bisogna farlo. Ma quello che conta è che la squadra giochi con intensità e attenzione come a Cesena».
Il 4-3-1-2 può essere il modulo giusto che crea una diga che permette a Hernanes di agire al meglio?: «Abbiamo giocatori che vedono la porta, per qualità e caratteristiche, l’importante è avere equilibrio dietro e sotto questo punto di vista dobbiamo trovare un argine adeguato soprattutto contro questo il Palermo che ha dei giovani veloci e di qualità. Io penso che prima o dopo il gol arriva con questi giocatori. L’importante è non dare opportunità agli avversari di fare gol. Loro si chiudono bene e se trovano gli spazi aggrediscono. Noi dobbiamo fare lo stesso»
Come pensa di gestire in giocatori in vista dell’impegno di Europa League?: «Abbiamo possibilità di recuperare per giovedì, sarà poi da verificare la partita di Firenze, visto che in Coppa si gioca di sera e torniamo a lavorare la mattina dopo. Domani metterò in campo la miglior formazione possibile, devo valutare le condizioni di Brocchi; se lui non ce la fa c’è Cana»
Come valuta Mangia, il giocane tecnico del Palermo?: «Un’ottima impressione soprattutto dopo la partita con l’Inter, l’ho visto tranquillo, sicuro; oltre a essermi simpatico è anche bravo, ha dato stimolo, organizzazione e convinzione a questa squadra in poco tempo. Zamparini ha fatto bene a prendere giocatori giovani e motivati. Poi conosciamo Miccoli ed Hernandez, è una squadra di ottimo organico. Dietro hanno Silvestre, Migliaccio, Balzaretti e Pisano, tutti giocatori di esperienza e qualità. Per noi sarà difficile affrontarlo, ma noi siamo in crescita. Dobbiamo dare continuità al risultato»
Cosa pensa di Miroslav Klose, è l’attaccante più forte che ha mai allenato?: «Klose è un giocatore umile, è di esempio per come lavora, per come si mette a disposizione per la squadra, per come si sacrifica. Anche a Cesena, quando non avevamo la palla si metteva in posizione per dare la possibilità ai compagni di intervenire»
Pensa la Lazio ha raccolto quanto meritava in queste prime gare?: «Con il Genoa un pareggio lo meritavamo, con un po’ più di attenzione ci stava. All’inizio non parti mai al meglio. Ora l’Atalanta e il Palermo stanno bene. Quando si metteranno a posto le squadre più forti i valori verranno fuori»
Come valuta Diakitè?: «E’ migliorato anche dal punto di vista tecnico, nelle uscite; anche nella tecnica, dimostra sicurezza e capacità. Mutu ne sa qualcosa, non è un cliente facile, ma ha fatto una buona prestazione anche contro di lui. Ha più sicurezza; i giocatori giovani più giocano e più maturano. Bisogna dare l’opportunità a loro di esprimersi.»
Come sta Radu?: «Radu sono tre giorni che lavora con noi, penso sia recuperabile, non credo per domani. Sicuramente per giovedì a Lisbona ci sarà. Posso inserire Lulic a sinistra con Konko a destra in caso». Marchetti non sembra ancora al top: «A Cesena l’ho visto più tonico rispetto alle gare precedenti, ha fatto interventi di una certa sicurezza. E’ in crescita, deve giocare. Speriamo che non sarà troppo impegnato, come a Cesena, perché vuol dire che la squadra fa bene. Deve trovare l’occhio alla gara.»
E Cana? Mezz’ala nel centrocampo a tre?: «E’ un giocatore generoso che si infila anche in fase offensiva e cerca la conclusione. Ha sempre giocato da mediano. E’ uno che dà la palla e va, mi sembra che abbia caratteristiche di penetrazione; è forte fisicamente e colpisce bene di testa. Bisogna dargli l’opportunità di esprimersi.»
Hernanes è stato convocato in nazionale: «E’ una cosa bella per lui perché trova più sicurezze, meno per me perché giocherà due partite e torna per il derby. Però c’è Mauri che tornerà prima e ci sarà dopo la sosta. Per Hernanes è importantissimo, lui è forte ed è consapevole delle sue potenzialità. Questa nuova iniezione di sicurezza lo carica. A Cesena ha fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda il sacrificio per la squadra, noi ci aspettiamo il colpo e la conclusione, ma arriveranno. Deve trovare sicurezze e tempo di penetrazione, ma sul piano tattico ha fatto una bella gara.»
Tutti si aspettano anche un Matuzalem al centro di questa Lazio: «Non bisogna caricarlo, bisogna chiedergli quello di cui è capace. Quando ha l’opportunità di giocare vorrebbe fare qualcosa in più, ma deve rimanere sereno perché da parte mia ha fiducia. Avrà modo di esprimere il suo potenziale. Io sono un suo estimatore. Non ha saltato neanche un allenamento, è in buona condizione ed è strano perché da quando è qui non l’ha mai fatto. Tocchiamo ferro. Può fare il mediano, l’interno sinistro.»
Inevitabile tornare sull’argomento della settimana, su quella battuta sulla ‘cornice marcia’ che ha fatto tanto discutere: «No, non voglio tornarci sopra. Mi auguro che la cornice di pubblico sia vicino alla squadra. Quello che conta è la Lazio, mi aspetto che sugli spalti ci sia una bella cornice che stia intorno a una bella squadra, per chiudere con questo argomento. Questo dipende dalla squadra e quindi dai risultati.»
Ha ricevuto molti attestati di stima da parte dei suoi giocatori: «Non era un discorso che riguardava lo spogliatoio, era una mia stanchezza dal punto di vista psicologico, era un momento di sconforto e di delusione. Non ho pensato alla squadra. Quando poi ho visto i ragazzi reagire in questo modo mi sono detto ‘bisogna continuare, mettiamoci due tappi nelle orecchie e andiamo’. Ma con i ragazzi ho sempre avuto un ottimo rapporto».
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