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BROCCHI: “CANDREVA avrà il suo spazio in CONFEDERATIONS CUP. Giovani? Trasmetterò i miei valori”

L’ex centrocampista della Lazio che a breve intraprenderà la carriera di allenatore parala anche della stagione dei biancocelesti…

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NOTIZIE SS LAZIO – Cristian  BROCCHI, costretto a lasciare il calcio proprio quest’anno con la maglia biancoceleste sta per iniziare la sua nuova carriera da allenatore delle giovanili. Queste le sue parole rilasciate a Lazio Style Radio 100.7

Quanto hai visto Petkovic sensibile ai giovani?
Petkovic è molto sensibile e propenso a portare i giovani in prima squadra. Chi ha voglia e mette tutto se stesso può farcela. Un complimento a tutti i ragazzi della Primavera per quello che hanno vinto.

Capitolo Confederations Cup: Candreva e Marchetti meriterebbero più spazio?
Si,  ma per Marchetti è difficile perché c’è Buffon. Ma Marchetti ha dimostrato di essere  un grandissimo portiere, sono due anni che è tra i più forti. Candreva troverà il suo spazio, perché ha caratteristiche utili per il modulo che a Prandelli piacerebbe molto usare. Speriamo riesca ad essere continuo e a  dimostrare quanto vale

Che valore ha la Lazio della stagione appena trascorsa? Terzo quarto posto?
Si eravamo da terzo posto, purtroppo il periodo nero ci ha fatto perdere punti ma siamo stati bravi mantenere un certo equilibrio e non ci siamo abbattuti in un momento difficili come l’uscita dall’Europa Legue, abbiamo sempre retto e la Coppa Italia dimostra che abbiamo tenuto alta la voglia di vincere. I nuovi che arriveranno dovranno avere voglia di imporsi ma sono in una squadra che ha già fatto bene e vuole migliorarsi ancora.

Petkovic rimane e ha un anno di esperienza in più. È un vantaggio nei confronti di nuovi allenatori di altre squadre della Serie A?
Si. Molti avevano storto il naso quando è arrivato l’anno scorso, invece si è imposto come allenatore e come persona e infatti la Roma quest’anno ha copiato l’idea della nostra dirigenza avuta l’anno scorso che aveva scelto un allenatore poco conosciuto ma che era bravo. La stagione prossima Petkovic avrà una conoscenza in  più, esperienza in più e una vittoria in più

Capitole Europa League. Servirà quest’annata anche per la prossima per fare in modo che si abbia una maggiore  consapevolezza l’anno prossimo?
Certamente anche perché si abbiamo fatto bene negli ultimi 2 anni in Europa e abbiamo sempre fatto un passo avanti. Se ci migliorassimo la prossima stagione,  l’obiettivo “finale” si avvicinerebbe tantissimo. Sarà un’esperienza utile quella di quest’anno e che potrebbe anche rivelarsi decisiva.  Non bisognerà commettere certi errori fatti quest’anno.

Che ne pensi di questa storia della Supercoppa che pare dovrebbe giocarsi il 18?
Non so che dire. A me spiace di questa diatriba che si è creata intorno. Secondo me sono cose che non dovrebbero succedere perché tutto deve essere predefinito con accordi chiari. Ci si gioca un coppa, deve essere per tutti un qualcosa di bello in cui trionfa il calcio e la partita in se.

Sei allenatore dei giovani. Cosa è più complicato secondo te in questa nuova avventura? Hai un’idea di come far giocare la tua squadra?
La cosa difficile sarà quella di approcciarli con la mentalità dell’allenatore e non da compagno di squadra. Voglio conquistarmi il rispetto non per il giocatore che ero ma per l’uomo e l’allenatore. Io voglio trasmettere loro i valori fondamentali che ho, quello che  mi hanno permesso di vincere tanto nonostante non abbia le qualità del grande giocatore. Per quanto riguarda il modulo io sono sempre stato un’ fautore di una difesa a 4, il resto è modificabile in corso, dipenderà da quello che vedrà in campo, in base alle qualità dei miei giocatori.

A cura di Carmine Errico

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