ACCADDE OGGI. Djordjevic eroe di Coppa. Doppietta in Norvegia

ACCADDE OGGI –  Torna la rubrica di Lazionews.eu in cui vi raccontiamo giorno per giorno gli eventi della storia biancoceleste e non solo…

LAZIO – 5 novembre 2015. Oggi un esubero, fuori Rosa, in rotta di collisione con la società. Ieri, eroe di Coppa. La parabola discendente di Filip Djordjevic ha toccato probabilmente il punto più basso negli ultimi giorni dello scorso calciomercato, quando ha rifiutato un po’ tutte le possibili destinazioni. Ma due anni precisi fa, l’attaccante serbo fu protagonista di una serata indimenticabile, con due gol segnati in meno di mezz’ora e contribuendo in maniera decisiva alla vittoria norvegese della sua Lazio, in casa del Rosenborg, valida per il girone G di Europa League. I biancocelesti di Pioli si presentano in Scandinavia con molte seconde linee in vista del derby. Djordjevic, che in carriera non aveva mai segnato in Europa, apre le danze dopo 9′, con un gran colpo di testa su angolo di Kishna, e si ripete 20 minuti più tardi, stavolta di sinistro, dopo un rapido uno-due con Onazi. La Lazio vince 2-0 al Lerkendal Stadion di Trondheim e si tratta del terzo successo consecutivo nella competizione, ipotecando così la qualificazione ai sedicesimi di finale.

STORIA – 5 novembre 1911. L’Italia giolittiana è impegnata in guerra con l’Impero Ottomano, in forte declino. Si combatte in Libia, cercando di sottrarre territori al nemico turco. L’offensiva italiana è caldeggiata da Austria e Germania, timorose che la Russia possa estendere la propria influenza negli Stretti, sui Balcani e, quindi, fino al Mediterraneo: così, il 5 novembre 1911, Giolitti annette all’Italia sia la Tripolitiana, che la Cirenaica, spostando poi il fronte di guerra nel Mar Egeo.

SPORT – 5 novembre 1954. Nasce a Latina Vincenzo D’Amico, ex centrocampista (spiccatamente offensivo) della Lazio, con la quale ha disputato 338 partite (condite da 51 gol) e con cui si è laureato Campione d’Italia con l’indimenticabile squadra di Maestrelli del 1973-74. Dopo nove anni in maglia biancoceleste, contro la sua volontà, viene ceduto per problemi di natura finanziaria (scelta avallata dal tecnico Castagner): passa così al Torino per 300 milioni, più la comproprietà di Greco. Il campionato in Piemonte è fatto di alti e bassi: D’Amico finisce addirittura fuori squadra in più di un’occasione e a fine stagione il richiamo della sua Lazio è troppo forte per essere rifiutato, nonostante i rancori e nonostante la Serie B. Il campionato di cadetteria, partito per essere vinto, si rivela tragico e la salvezza arriva solo nelle ultime giornate: la promozione arriverà l’anno seguente. L’avventura-bis in biancoceleste dura cinque anni (quattordici in tutto), cui seguiranno, dopo il ritiro dall’attività agonistica (chiusa in C-2 con la maglia della Ternana), esperienze prima nel Settore Giovanile poi nel ruolo di osservatore. Sono nati oggi anche Jean-Pierre Papin, Pelè Abedi Ayew, David Suazo, Christoph Metzelder e Marco Verratti.

Giordano Grassi