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Sala, la polizia di Guernesey: “Nessuna speranza che possa essere vivo”. La famiglia e Messi: “Non fermate le ricerche”
SALA AEREO AUDIO – Ancora dubbi, incertezze e tante domande sul volo che potrebbe aver causato la morte di Emiliano Sala. Continuano le ricerche del corpo, nonostante le speranze di ritrovarlo in vita si affievoliscano sempre più.
25 gennaio
AGGIORNAMENTO ORE 13:00 – Il comunicato della polizia di Guernsey ha spinto nelle ultime ore la famiglia di Emiliano Sala, con un commovente video della sorella del calciatore a ESPN, a chiedere a gran voce, in pubblico, di continuare le ricerche del velivolo scomparso e dei suoi occupanti. Dopo il Nantes, che si era già pronunciato in mattinata, il mondo del calcio trova la voce anche del connazionale Lionel Messi a far da cassa di risonanza. Non ci si può fermare adesso, è questo il pensiero comune.
24 gennaio
AGGIORNAMENTO ORE 16:00 – Brutte notizie per quanto riguarda Emiliano Sala. Dopo la speranza aperta dalla Polizia qualche ora fa, gli stessi agenti fanno sapere che ormai non vi è “Nessuna speranza”. Queste le poche ma significate parole riportate da Sport Mediaset.
AGGIORNAMENTO ORE 14.30 – Queste sono le dichiarazioni della polizia di Guernesey a Sky News: “Potrebbe essere ancora vivo, salvatosi su una zattera”. Su Twitter la polizia ha sottolineato: “Concentreremo le nostre ricerche su una zona precisa dove, secondo noi, abbiamo la più alta probabilità di trovare qualcosa. Le zone costiere intorno ad Aurigny, così come le rocce e le isole, saranno ugualmente esaminate dall’alto”.
AGGIORNAMENTO ORE 10.30 – Inoltre il portale argentino Clarin nella notte ha pubblicato un audio di Emiliano Sala, registrato proprio sull’aereo. Le parole del giocatore sembrano un presagio: “Sono (stanco) morto. Sono stato a Nantes per fare delle cose, tante cose, sembrano non finire più. Sono sull’aereo, tra un po’ cade a pezzi. Sto andando a Cardiff, domani pomeriggio iniziamo ad allenarci. Vediamo cosa succederà. Se tra un’ora e mezza non avrete mie novità, non so se manderanno qualcuno a cercarmi perché non mi troveranno. Che paura!”.
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