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FACCIA A FACCIA. Pjanic e Leiva, sfida tra i due centrocampisti dalle caratteristiche opposte
JUVENTUS LAZIO – I sorteggi del calendario di Serie A non hanno certo sorriso alla Lazio, che dopo aver incontrato il Napoli affronterà la Juve per la seconda giornata. All’Allianz Stadium già una volta i biancocelesti sono riusciti a guadagnare i tre punti, e dopo il primo ko contro gli azzurri, proveranno a ripetersi. Pedine fondamentali del gioco di Allegri e Inzaghi sono i centrali di centrocampo, Pjanic e Leiva. Il regista della Juve nella gara contro il Chievo, vinta 3-2, non ha brillato troppo, ma, come spesso accade, la sua presenza a centrocampo è stata determinante anche se non è ancora al top della forma. Il brasiliano biancoceleste invece non è sceso in campo contro il Napoli, a causa di un turno di squalifica da scontare.
PJANIC – Il bosniaco è un centrocampista dai piedi buoni, abile nel dribbling e uno dei migliori nel battere dalla destra le punizioni da posizione interessante, facendo molte volte centro. Il numero 5 bianconero ha il compito di impostare il gioco: a lui, nel centrocampo a tre o a due, Allegri ha affidato il ruolo di regista. Il bosniaco ha visione di gioco e grandi qualità tecniche, che fanno di lui uno dei centrocampisti più forti nel nostro campionato. Pjanic gioca in Serie A da 7 anni, di cui i primi 4 alla Roma. Nel campionato italiano ha messo a segno 37 gol in 221 presenze, di cui 10 con la casacca bianconera in 62 apparizioni.
LEIVA – In un anno di Lazio Lucas Leiva ha saltato solamente due gare di campionato, giocandone ben 36 e mettendo a segno 2 gol. In mediana, affiancato da giocatori più tecnici, il brasiliano si fa sentire soprattutto per l’apporto difensivo. La tecnica infatti non è certo il punto forte del centrocampista laziale, ma la sua duttilità fa sì che sia un giocatore fondamentale in mezzo al campo. Leiva infatti tampona in difesa e riparte, affiancato sempre da giocatori dotati di visione di gioco. Le caratteristiche sono completamente diverse da quelle del regista juventino, ma il brasiliano è non meno importante in mezzo al campo per la sua squadra: senza di lui infatti la Lazio non è la stessa.
Josephine Carinci
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