APPROFONDIMENTI
FOCUS Milinkovic vs Milenkovic: i due giganti serbi a confronto
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FOCUS FACCIA A FACCIA MILINKOVIC MILENKOVIC – La Lazio continua a perdere punti importanti, allontanandosi sempre più dalla zona Champions. Per Inzaghi e i suoi è tempo di tornare a vincere e di ritrovare quella sicurezza e voglia di combattere che c’era prima del lockdown. Mercoledì 6 gennaio, i biancocelesti tornano all’Olimpico per il primo match casalingo del 2021. Ospite la Fiorentina di Cesare Prandelli. La viola, dopo un avvio turbolento di campionato e con l’arrivo del tecnico bresciano, sembra abbia ritrovato quella fiducia che mancava da tempo. Sarà un match complicato per entrambe le squadre. In campo scenderanno due colossi del calcio italiano e serbo: Sergej Milinkovic Savic e Nikola Milenkovic. Ruoli diversi ma caratteristiche simili.
Nel nome di Sergej Milinkovic Savic
Firenze doveva essere la sua nuova casa, ma lui sapeva che il suo destino era altrove. Quel 6 agosto 2015 i cancelli di Formello si sono spalancati per accogliere Sergej Milinkovic Savic. Da quel giorno il centrocampista serbo è diventato l’eroe del popolo laziale e simbolo di una Lazio che aveva bisogna di ripartire. Il suo fisico possente e i 191 centimetri d’altezza gli permettono di essere uno tra i migliori calciatori nel gioco aereo. I calci di punizione e gli assist da favola sono ciò che caratterizzato Milinkovic. A Roma i tifosi gli hanno affibbiato il soprannome di “Sergente”, probabilmente per il suo animo da condottiero. Ogni qual volta la squadra si è trovata in difficoltà Sergej ha trascinato i suoi scudieri alla vittoria. Ha vinto tante battaglie e continuerà a farlo con l’aquila sul petto, per la sua Lazio.
Milenkovic, carica fisica e qualità
Titolare indiscusso da tre stagioni, Nikola Milenkovic ha conquistato il cuore dei tifosi viola. Nell’estate del 2018, il tecnico della Nazionale Serba, Mladen Krstajić, lo ha convocato per i Mondiali in Russia. Una sorpresa per i sostenitori e per lo stesso Nikola che non aveva mai ricevuto una convocazione con la Serbia. Per il difensore quell’estate è stato il risultato di una consacrazione sia a livello calcistico che personale. Con i suoi 195 centimetri d’altezza, il serbo si è dimostrato un giocatore versatile che, grazie alla grande statura, spicca tra i compagni per la sua carica fisica. Ricopre più ruoli in fase difensiva e torna spesso utile nello sviluppo dell’azione. Il gioco aereo è il suo punto di forza e spesso, da palla inattiva, regala ai propri tifosi la gioia del gol. L’altezza però può rivelarsi, di tanto in tanto, un’arma a doppio taglio. Nell’uno contro uno in accelerazione Milenkovic non riesce a dare il massimo, ma da tempo il calciatore viola sta provando a migliorare. Con l’arrivo di Cesare Prandelli, il percorso di crescita di Nikola sta continuando con soddisfazione e non è un caso che tra lui e l’allenatore stia nascendo un rapporto di stima reciproca.
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