APPROFONDIMENTI
Inzaghi-Lotito e quel matrimonio lasciato cadere senza parlarsi
LAZIO INZAGHI LOTITO CONTRATTO – Che ci fosse qualcosa di strano nell’aria, che qualcuno covasse una sorta di risentimento per l’evolvesi della vicenda, ve lo avevamo già detto. Così come avevamo già ipotizzato che, in un modo o nell’altro, la mancata qualificazione alla Champions League potesse scoperchiare il vaso di Pandora. Puntuali come dei rari esemplari di orologi svizzeri da collezione, ieri sera sono arrivate le bombe tanto temute. Simone Inzaghi è uscito allo scoperto, mostrando a tutti la sua delusione per un rinnovo “che sta attendendo da 16 mesi”, e che ancora non è arrivato. E che a questo punto forse nemmeno lui stesso vuole. Certo che ora il tecnico potrebbe accmpare anche dei motivi di ridimensionamento delle ambizioni per giustificare un suo ipotetico rifiuto alla proposta di Lotito. Il quale, fermo sull’offerta fatta al tecnico da mesi, ha poi quasi giocato a nascondino. Col pretesto dei (reali) impegni istituzionali da affrontare – dal caso tamponi alla vicenda Lazio-Torino – il Presidente non ha più incontrato Inzaghi. Intanto la Lazio falliva la sua rincorsa alla Champions. Ed ora, a campionato finito, si devono tirare le somme di una vicenda che tutti avrebbero dovuto chiudere prima.
Lazio-Inzaghi-Lotito: settimana decisiva per un’ormai difficile firma sul contratto
Tutti i quotidiani, sportivi e non, sono concordi nel sostenere che quella appena iniziata sarà (ma stavolta veramente) la settimana decisiva per capire se potrà proseguire il rapporto tra la Lazio e Inzaghi. Dapprima – parliamo di almeno tre mesi fa – si pensava che fosse il tecnico ad avere qualche dubbio. Poi, dopo la disfatta di Firenze ed ancor di più dopo la sconfitta nel Derby, è sembrato Lotito quello non più tanto convinto. Ieri, a stagione archiviata, la stilettata di Inzaghi. Che suona come un macigno appoggiato su un tavolino di cristallo: l’accordo per il rinnovo di contratto rischia di finire in 1000 pezzi. A questo punto è difficile che il tecnico piacentino si faccia scivolare via mesi di risentimento in un colpo solo. O che il patron possa accontentare l’allenatore – non tanto dal punto di vista economico, quanto da quello dei programmi da condividere-. Il casting per la nuova guida tecnica è ormai aperto: con ogni probabilità la Lazio volterà pagina. Dal 3 aprile 2016, data dell’assunzione a sorpresa di Simone dopo l’esonero di Stefano Pioli, sono passati oltre 5 anni. Sono arrivati trofei, record, ed un senso di identificazione reciproca con la tifoseria laziale che sarà difficile da riprodurre. A meno che Lotito non riesca in un altro colpo di scena dei suoi…
Alessio Cherubini
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