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La rinascita di Cataldi: da escluso a protagonista contro la Spal
LAZIO CATALDI RINASCITA- Danilo Cataldi non giocava da titolare con la maglia della Lazio in serie A, dal 18 dicembre 2016 nella gara contro la Fiorentina…..
LAZIO CATALDI RINASCITA- Danilo Cataldi non giocava da titolare con la maglia della Lazio in Serie A dal 18 dicembre 2016, nella gara contro la Fiorentina. Da quel momento i prestiti poco fortunati al Genoa e al Benevento, prima di ritornare alla base quest’estate, quasi da separato in casa, con le valigie in mano. L’ex Crotone ha preferito però provare a giocarsi le sue carte a Roma, nonostante la posizione nelle gerarchie del tecnico biancoceleste abbastanza arretrata, fino alla partita di oggi.
GLI INFORTUNI- In pochi giorni Inzaghi perde per infortunio sia Leiva che Badelj, rispettivamente il primo a Marsiglia, e il secondo nella prima mezz’ora della partita contro l’Inter. Il tecnico piacentino contro i nerazzurri per sostituire il croato sceglie Cataldi, da mezz’ala adattato a mediano. Una prova non proprio convincente, condizionata però anche dalla prestazione negativa di tutta la squadra.
LAZIO-SPAL – Non avendo alternative in mezzo al campo, contro la Spal Inzaghi sceglie ancora una volta il centrocampista romano: una seconda occasione, forse l’ultima per riprendersi finalmente la Lazio. Contro gli estensi Danilo non sbaglia nulla, è ordinato preciso e trova anche un gran gol. La partita perfetta, quella che sognava da tempo il numero 32 biancoceleste, incorniciata dagli applausi della Curva Nord.
IL RAPPORTO CON LA CURVA – Una prestazione che sembra aver sistemato anche il rapporto con la tifoseria biancoceleste, non ottimo in virtù di alcuni screzi avvenuti in passato. Nell’aprile del 2017 quando era in prestito al Genoa, Cataldi si rese protagonista di un’esultanza non proprio pacata durante un gol dei rossoblù contro la Lazio. Un gesto che non fu gradito dalla Curva laziale che, attraverso un duro comunicato, espresse il proprio dissenso nei confronti del giocatore. Due anni dopo, però, in punta di piedi, il ventiquattrenne sembra essersi ripreso l’affetto del tifo della sua città, come dimostra l’ovazione al gol e gli applausi a fine partita da parte di tutto lo stadio.
P.M.
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