Lazio, la Champions è “stregata”: l’ultima qualificazione risale al 2007

LAZIO 11 ANNI SENZA CHAMPIONS – La Champions League è diventata quasi un’ossessione in casa Lazio. Da ben undici anni i biancocelesti non riescono a qualificarsi alla più importante e prestigiosa competizione europea per club. Una lunghissima attesa destinata purtroppo a continuare dato che, nella stagione appena trascorsa, la qualificazione è scivolata via a sette minuti dalla fine del campionato. Il gol di Vecino è ancora negli occhi dei supporters laziali e vi resterà per tanto tempo ancora. Resta inevitabilmente molto forte la delusione e l’amarezza per aver  subito il sorpasso dell‘Inter proprio sul più bello, a pochi metri dal traguardo.

POCHI BIG – La Champions garantisce soldi, visibilità in tutto il mondo e quel prestigio che attrae i giocatori d’alto lignaggio. L’accesso all’ex Coppa dei Campioni è infatti uno dei requisiti fondamentali per convincere i migliori elementi del panorama calcistico a trasferirsi nella propria squadra. Non è un caso che alla Lazio, oggi, manchi un calciatore di caratura internazionale, eccezion fatta per Nani che, però, a 31 anni non è più il giocatore di un tempo. Lo ha ampiamente dimostrato nel corso del campionato e pertanto lascerà la Capitale, in cui non ha lasciato tracce.

DELIO ROSSI ULTIMO IN CHAMPIONS – Inzaghi, nella nuova stagione, riproverà sicuramente a centrare la qualificazione all’Europa che conta. L’ultimo a riuscirci fu Delio Rossi, che arrivò terzo nel 2006/2007 con 63 punti. L’avventura in Champions finì, però, al girone, con la Lazio che chiuse ultima con 5 punti alle spalle di Real Madrid, Olympiacos e Werder Brema. Nella stagione 2010/2011 la Lazio di Reja perse l’ingresso in Champions per un soffio: la squadra arrivò a pari punti con l’Udinese e in parità negli scontri diretti, ma la differenza reti premiò i friulani che arrivarono quarti davanti ai biancocelesti. L’anno seguente, sempre con Edy Reja in panchina, la Lazio ci riprovò ma fu sempre l’Udinese a sbarrarle la strada soffiandole la qualificazione: gli uomini del tecnico di Gorizia chiusero di nuovo alle spalle dei bianconeri, stavolta con due punti in meno. Insomma, la Lazio non ha mai avuto grande feeling con la Coppa dalle grandi orecchie, e lo ha dimostrato anche nel 2015, con mister Pioli; dopo una grande stagione coronata dal terzo posto, i biancocelesti persero 3-0 a Leverkusen (fu quindi inutile la vittoria per 1-0 dell’andata), uscendo così dalla competizione ancor prima di iniziarla.

MOSSE SUL MERCATO – Quest’anno è toccato a Simone Inzaghi: 72 punti e il miglior attacco del campionato non sono bastati per realizzare un sogno inseguito da undici anni. Di certo sarebbe servito un pizzico di fortuna in più in questi anni per non sciupare tutte queste occasioni, ma è pur vero che nel calcio la differenza l’hanno sempre fatta – e sempre la faranno – i giocatori. Ciò significa che per raggiungere determinati obiettivi occorre affidarsi a giocatori importanti, che sappiano raggiungere il traguardo desiderato. Per poter andare in Champions League è necessario innanzitutto volerlo fino in fondo, e per dimostrarlo occorre acquistare grandi giocatori e, naturalmente, fare degli sforzi economici. Non si può sempre pensare di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo, e il popolo biancoceleste si aspetta – giustamente – risposte importanti dalla società. Le “scommesse” di mercato o i giocatori in fase calante da rilanciare, anche quando hanno esito positivo, non sono sufficienti per raggiungere certi livelli. C’è bisogno di gente già pronta e di sicuro affidamento, perché nel calcio gli obiettivi vanno raggiunti e non basta andarci sempre vicino.

Simone De Bari