APPROFONDIMENTI
Lotito-Cairo, la lezione di quell’abbraccio nel ricordo di Guerini
LOTITO CAIRO GUERINI – Quando il dolore, la commozione, l’empatia, vanno oltre le divisioni e gli screzi personali, allora forse c’è ancora speranza. La speranza che di fronte ad una tragedia come quella che ha colpito il giovane Daniel Guerini e la sua famiglia, i valori della vita possano andare oltre le aspre barriere tra singoli individui. Questa è la lezione che ci ha lasciato in eredità Guero – i suoi amici lo chiamavano così – nel giorno in cui tutto il popolo biancoceleste, e non solo, gli ha riservato l’ultimo saluto. Claudio Lotito ed Urbano Cairo – i Presidenti di Lazio e Torino – sono ormai ai ferri corti da mesi. Innumerevoli i contrasti prima sui tempi della ripresa del campionato – nella primavera dello scorso anno, ndr – poi sul tema dei Diritti TV e poi, come se non bastasse, sul doppio caso tamponi. Ma ieri qualcosa è cambiato: si è forse aperta una nuova era nei rapporti tra i due.
Lotito e Cairo: quell’abbraccio nel ricordo di Guerini
Nelle ultime settimane i due patron si sono abbondantemente scontrati sia sulla spinosa questione del caso tamponi che coinvolgeva la Lazio – col Torino che aveva provato a costituirsi parte interessata in relazione alla presenza di Ciro Immobile in Torino-Lazio 3-4 – sia sulla faccenda del match di campionato del 2 marzo. Quello non disputato per l’assenza dei granata, bloccati a Torino dalla ASL. Ci sono stati ricorsi, appelli, accuse, controaccuse: la partita può dirsi tutt’altro che conclusa. I rapporti tra i due club sarebbero ai minimi livelli. Già, sarebbero. Perchè ieri, nel giorno dei funerali di Daniel, l’abbraccio tra Lotito e Cairo può segnare un nuovo inizio. Nel nome di Guero e della grande lezione che questo ragazzo ci ha lasciato. Ci sono cose più importanti di una partita vinta a tavolino o di un giocatore che forse non avrebbe dovuto partecipare ad un match. C’è il valore di una vita spezzata, di un sogno infranto, di un dolore capace di unire due nemici sportivi in un abbraccio commosso davanti a 3000 persone addolorate. Grazie Guero, che la terra ti sia lieve.
Alessio Cherubini
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