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Radu e la Lazio: una storia d’amore lunga 401 presenze
RADU LAZIO 401 PRESENZE RECORD STORIA – Tredici anni di Lazio. Più di un decennio passato come una piuma, metà bianca metà celeste, a difesa dell’Aquila. Stefan Radu ha appena scritto una delle pagine più belle e importanti del glorioso libro laziale: 401 presenze, un altro record.
Udinese – Lazio, Radu nella storia: 401 presenze
Tredici anni d’amore, di Lazio nel cuore. Tredici anni racchiusi in un momento dove ricordi e tempo si intrecciano, diventando inscindibili. Allacciarsi gli scarpini, scendere in campo per il riscaldamento, rientrare negli spogliatoi e riuscirne per la partita, pronti alla battaglia. È un rito che Stefan Radu ha ripetuto, silenziosamente, 400 volte, ma che oggi, la 401esima, vale più di tutte. È la goccia che fa traboccare il vaso della storia, la presenza che permette al romeno di eguagliare Giuseppe Favalli e diventare il giocatore della Lazio più presente di sempre. Oggi è il 21 marzo 2021, la giornata di Stefan Radu, la giornata del record.
Lazio e Radu, amore a prima vista
Tredici anni di cuore, di maglie e sudore. La prima il 30 gennaio 2008, in occasione dei quarti di finale di ritorno di Coppa Italia contro la Fiorentina. Quattrocento partite fa, ecco l’esordio: i 90’ minuti che fecero innamorare Radu della Lazio e viceversa. Anche se, a onor del vero, l’infatuazione emerse prima, in una calda serata romana di fine estate 2007. La Lazio si giocava l’accesso ai gironi di Champions League e l’ultimo ostacolo sul suo cammino assunse le sembianze della Dinamo Bucarest. La squadra di Stefan Radu. Il 26, per l’occasione in maglia gialla, strappò subito l’occhio: deciso, sicuro, veloce e, per essere un difensore, in possesso di un discreto piede sinistro. Fu amore a prima vista. Rocchi e Pandev, la settimana dopo, strapparono a Bucarest l’agognata qualificazione, la dirigenza laziale una promessa sul giovane Radu. Per un solo milione di euro di prestito e 5,5 per il riscatto, così, il classe ’86 passò alla Lazio nel gennaio 2008. Qualche settimana dopo, arrivò anche l’esordio. è il 3 febbraio 2008, 21° turno di Serie A, Lazio – Sampdoria: altra vittoria, ancora per 2-1 come alla sua prima assoluta di qualche giorno prima al ‘Franchi’. Non una coincidenza se il destino ti ha scelto per scrivere la storia della Lazio.
I numeri
Da quel lontano inverno del 2008 ne è passato di tempo, e, mentre il Tevere ha continuato a scorrere, Radu ha collezionato 401 presenze in maglia biancoceleste. 327 in Serie A, 42 in Europa League, 25 in Coppa Italia, 4 in altrettanti finali di Supercoppa Italiana e 3 in Champions League. Sono questi i numeri del record che nel finire di questa o, chissà, nella prossima stagione potranno essere rivisti al rialzo. Ma in tredici anni Radu non è stato solo presente. 8 sono, infatti, i gol: bellissimo il primo in A, il 25 febbraio 2013 contro il Pescara, con una rasoiata spentasi all’incrocio dei pali; prestigioso, ma inutile, quello in finale di Coppa Italia contro la Juventus. Ben 20, invece, gli assist: una serie iniziata il 7 aprile 2012, in una serata particolare, quella dell’addio a Giorgio Chinaglia, e per un gol altrettanto peculiare, la strabiliante rovesciata di Stefano Mauri.
Trofei, record e futuro
Tredici anni di storia, insomma. Tredici anni di presenze, reti, assist e momenti ben impressi in qualsiasi memoria laziale. Ma anche tredici anni di vittorie e trionfi. La Lazio, infatti, è cresciuta con Radu, e viceversa. Sotto l’egida di questo indissolubile binomio sono arrivate tre Coppa Italia (2008/09, 2012/13 e 2018/19) e tre Supercoppa Italiana (2009/10, 2017/18, 2019/20). E allora alla Lazio e Radu, insieme, non resta che augurare altre 401 presenze, e, se ciò non sarà possibile, almeno altri tredici anni d’amore.
Daniele Izzo
Pubblicato il 21/03/2021
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