APPROFONDIMENTI
FOCUS | Sassuolo, i giovani italiani alla ricerca dell’Europa
SASSUOLO LAZIO AVVERSARIA – Al termine della sosta per le nazionali la Lazio affronta all’Olimpico il Sassuolo. I neroverdi stanno svolgendo un campionato spettacolare, grazie soprattutto ai loro talenti azzurri: Scamacca, Berardi, Raspadori e Frattesi. Al momento la squadra di Dionisi si trova al nono posto in classifica, a soli 6 punti dai biancocelesti di Sarri.
Sassuolo, una favola che parte dal basso
Il Sassuolo non è sempre stato così come lo conosciamo noi ora: una formazione ostica e sempre difficile da affrontare. I neroverdi hanno passato tutta la loro storia nelle serie cadette, tra Serie C e D. Tutto però cambia agli inizi del 2000: con patron Squinzi in carica dal 2002, viene raggiunta la Serie B nel 2007/2008 insieme ad un giovane Massimiliano Allegri in panchina. Da lì una lotta continua alla ricerca della storica promozione nella massima serie, che arriva nel 2012/2013 con Eusebio Di Francesco come tecnico. Nel 2013/2014 la prima stagione tra i grandi si conclude con una insperata salvezza nonostante moltissimi alti e bassi. Tutto ciò era però solo l’inizio. Infatti nel 2015/2016 avviene il miracolo: sesto posto in campionato con 61 punti fatti (record assoluto) e qualificazione ai preliminari di Europa League. Nel 2017 si chiude il ciclo Di Francesco e i neroverdi da lì affrontano un periodo di grande crisi in panchina e in campo. Il tutto dura fino all’annata 2018/2019 quando arriva Roberto De Zerbi. Dopo un inizio preoccupante, il ‘Sasol’ ingrana e viaggia in zona Champions League per parecchio tempo esprimendo un gioco stupendo, uno dei migliori in Italia. L’era De Zerbi si conclude lo scorso anno con la mancata qualificazione all’ultima giornata alla Conference League. Nonostante tutto però, gli emiliani rappresentano una delle favole più belle del calcio italiano.
2022, lo stile di gioco del Sassuolo avversaria della Lazio
Con Dionisi nuovo allenatore, il Sassuolo gioca sempre con un 4-2-3-1 con cui l’ex tecnico dell’Empoli ha ormai trovato la giusta quadra. I neroverdi propongo un bel gioco simile a quello dell’ex tecnico De Zerbi: molto giro palla e tanti sfoghi sugli esterni. Partendo dal basso, in porta c’è ormai da anni Andrea Consigli. Estremo difensore di sicurezza e di tanta esperienza. Davanti a lui una difesa a 4: Toljan e Rogerio con Vlad Chiriches e Gian Marco Ferrari in mezzo. Proprio l’ultimo dei 4 è uno dei leader di questa squadra, giocatore mai sopra le righe, molto simile al laziale Acerbi. Centrocampo a due di gamba e qualità: Maxime Lopez a dettare il gioco, Frattesi per corsa, copertura e inserimenti. In avanti c’è sempre Scamacca, bomber di razza dal fisico potente. Giacomo Raspadori, Hamed Traorè e Domenico Berardi si muovono molto in mezzo al campo senza dare riferimenti, aggiungendo molta qualità all’attacco romagnolo. In più il numero 25 rappresenta la squadra in tutto per tutto: segna, si sacrifica e trascina i suoi compagni. Campione vero pronto per una big.
Sassuolo, corsi e ricorsi storici
I confronti tra Sassuolo e Lazio risultano essere pochissimi. Infatti le due squadre si sono affrontate solamente 17 volte in Serie A (9 vittorie per i laziali, 5 per i neroverdi e 3 pareggi). Le prime due sfide le ritroviamo nella stagione 2013/2014: all’andata un pareggio per 2-2, al ritorno la vittoria per 3-2 dei capitolini. Nel 2015, il 18 ottobre, è arrivata la prima vittoria degli emiliani: 2-1 in casa. Tra le poche partite, spicca comunque un 6-1 biancoceleste nel 2017: doppietta di Luis Alberto e di Marco Parolo insieme alle reti di Immobile e de Vrij. In più, 2 volte nella storia tra le due compagini si è ripetuto il punteggio di 0-3 in favore della Lazio: uno nel 2015 e uno tre anni dopo nel 2018. Ovviamente, per concludere, l’ultimo precedente è quello dell’andata: 2-1 per il Sassuolo grazie ai gol di Berardi e Raspadori.
Avversaria Lazio 2022, le statistiche particolari sulla Sassuolo
Il Sassuolo ha un grande feeling con gli italiani e con la nazionale. Infatti delle 55 reti segnate dai neroverdi, 41 sono di calciatori azzurri. Un dato veramente particolare se pensiamo anche che 36 di quelle 41 sono state realizzate dai tre principali attaccanti: Berardi, Scamacca e Raspadori (rispettivamente 14, 13 e 9 gol). Nessuno in Italia come loro. In più se aggiungiamo anche i 4 gol di Frattesi, capiamo di essere di fronte ad una vera e propria fucina di talenti per la squadra del ct Roberto Mancini.
Andrea Castellano
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