CALCIOMERCATO LAZIO
Piscedda: “Udogie costa troppo e Marcelo è a fine carriera”
PISCEDDA UDOGIE MARCELO CARRIERA – Intervenuto ai microfoni di Radiosei, l’ex calciatore della Lazio, Massimo Piscedda, ha commentato gli obiettivi di mercato della società biancoceleste.
Le parole di Piscedda su Udogie, calciatore dell’Udinese accostato alla Lazio
“Udogie è un giocatore che ha molta forza e un buon sinistro, gioca di solito a cinque piuttosto che a quattro. Un 2002 su cui comunque si può lavorare, soprattutto sulla concentrazione che forse gli manca un po’. Ottimo giocatore invece in fase offensiva. Deve migliorare da metà campo in giù, come d’altronde buona parte dei terzini in Italia“. ù
Sulla questione secondo portiere e sugli obiettivi di mercato per la fascia sinistra
“Portiere? Io non sono un ds e non conosco le situazioni ma sicuramente la Lazio ci sta pensando, non vedo come non potrebbe. Fascia sinistra? Ci sono Marusic, Hysaj e Radu, è chiaro che l’ideale sarebbe un mancino. 22 milioni per Udogie sono tanti, credo che si possa cercare anche altrove al di là del fatto che in quel ruolo sono tutti adattabili e secondo me non si tratta di una priorità. La Lazio ha sicuramente più alternative e qualità rispetto allo scorso anno, anche se naturalmente va dimostrato sul campo”.
Piscedda non ha parlato soltanto di Udogie, ma anche di Marcelo, calciatore giunto a fine carriera
“Marcelo? E’ un grandissimo giocatore ma bisogna rinnovare con i giovani, non farei più contratti ai 35enni in Italia. I procuratori fanno andare a scadenza giocatori che sono in Inghilterra o Spagna e li portano in Italia a fare l’ultimo contratto oneroso. Io sono contrario perché altrimenti non c’è mai un ricambio”.
Sui giovani aggregati alla squadra in ritiro
“Giovani? Hanno fatto tutti bene in ritiro, con Sarri si migliora sicuramente grazie ai concetti del mister. Poi li si deve far andare a giocare, ad esempio Bertini se non ha sbocchi qui deve andare a farsi le ossa”.
Sul reparto offensivo
“La Lazio ha sostituito bene i partenti ringiovanendo i reparti, c’è da essere ottimisti. Ora la squadra deve dimostrare sul campo di meritare questa fiducia. Vice Immobile? Cancellieri non ha le caratteristiche per fare quel ruolo. Quello di Sarri poi può essere un centravanti atipico e ci può stare, ma non come sostituto di Immobile: serve qualcuno che abbia le sue stesse qualità, poi se non si può ci si arrangia. Se entra un giocatore con caratteristiche diverse tutto il reparto di attacco deve muoversi diversamente, non è facile. Cancellieri andrebbe messo in condizione con schemi diversi rispetto a quelli applicati con Immobile. Per me è un’ala ed è abituato a giocare con la linea laterale accanto. Ci vuole tempo, poi è anche vero che Sarri è un ottimo istruttore”.
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