CHAMPIONS LEAGUE
Le PAGELLE di Feyenoord – Lazio: difesa da incubo, Immobile un fantasma
PAGELLE FEYENOORD LAZIO – La Lazio crolla ancora al De Kuip di Rotterdam. Il Feyenoord di Gimenez, vera e propria bestia nera dei biancocelesti, si impone per 3-1. Diverse le note negative in casa capitolina. A salvarsi sono solo Zaccagni, Pedro e Castellanos. Di seguito le loro pagelle, e quelle di tutti gli altri calciatori laziali a firma del nostro Daniele Izzo.
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Feyenoord – Lazio, le pagelle dei biancocelesti
PROVEDEL 5.5 – Vive un dejavù: al De Kuip arrivano tiri da tutte le direzioni, come l’anno scorso. È un bombardamento e non può altro che raccogliere il pallone in fondo alla rete.
HYSAJ 5 – Buca Provedel, ma il Var lo assolve. Cosa che non fa Paixao. Sostituito all’intervallo per manifesta inferiorità.
(Dal 46′ LAZZARI 5.5 – Attacca tanto, ma si dimentica di difendere e il gol che chiude la partita arriva ancora dalla sua zona)
CASALE 4 – Vince la prima puntata stagionale di “Difese da incubo”. Peccato che non ci sia un Antonino Cannavacciuolo a salvare la situazione. Così, solo di fronte all’incubo Gimenez, non può che chiudere la serataacon tre reti al passivo.
ROMAGNOLI 5,5 – Sufficienza stiracchiata, guadagnata grazie al fatto che nei tre gol non ha colpe dirette. Rimane il migliore del reparto, ma in serate come questa non è una medaglia da appuntarsi sul petto.
MARUSIC 4.5 – Annaspa come una mosca in una tazza di latte, ma alla fine annega. Stengs lo salta sistematicamente e senza trovare opposizione: nascono lì la maggior parte dei problemi per la Lazio.
VECINO 5 – Ruba a Harry Potter il mantello dell’invisibilità e lo usa per nascondersi. I compagni non lo vedono mai, gli avversari gli passano sopra senza fatica. Prestazione tutt’altro che indimenticabile.
(Dal 77′ CATALDI sv – Grazie a lui la Lazio alza il baricentro, ma è troppo tardi)
ROVELLA 4,5 – Non ha ancora imparato la musichetta della Champions League. Il centrocampista che canta e porta la croce delle ultime settimane a Rotterdam non si vede. Se il De Kuip urla due volte è sua parte della colpa.
(Dal 46′ GUENDOUZI 4.5 – Tanti riccioli quante proteste. Parla e sbraccia, più che giocare a calcio: troppo nervoso per lasciare il segno nella partita)
LUIS ALBERTO 5 – Scivola, sbaglia misure e controlli. Pare vittima di una magia oscura, difficile trovare altre spiegazioni.
FELIPE ANDERSON 4.5 – Non dribbla, non spinge, non crossa. Non fa nulla, se non provocare l’ammonizione di Hartman. Troppo poco per uno come lui.
(Dal 67′ PEDRO 6 – Un altro gol nel finale, il secondo consecutivo in Champions League. Ma stavolta è troppo tardi)
IMMOBILE 5 – Sarebbe un attaccante, ma non ha mai la possibilità di dimostrarlo. La squadra non lo mette in condizione di colpire e lui non si fa trovare dai compagni. Un cane che si morde la coda.
(Dal 53′ CASTELLANOS 6 – Si mangia un gol grande quanto il Colosseo, ma non si abbatte. Anche sul 3-0 continua a lottare e si procura un rigore)
ZACCAGNI 6 – L’unico che rimane seduto al banco mentre i compagni sfilano dietro la lavagna. Ci prova in tutti i modi a fare male al Feyenoord, ma neppure lui ce la fa.
ALL. SARRI 5 – Altro che feroce, la sua Lazio è impaurita e svogliata. Il De Kuip continua a essere uno stadio maledetto per lui. Slot lo ha imbrigliato ancora una volta, condannandolo a vincere obbligatoriamente la prossima sfida allo stadio Olimpico.
Daniele Izzo
@danieleizzo94
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