CONFERENZE STAMPA
Sarri in conferenza: “Fatichiamo a saltare l’uomo, su Guendouzi…”
LAZIO GENOA SARRI CONFERENZA STAMPA – Al termine di Lazio – Genoa, Maurizio Sarri ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa. Ecco le parole del tecnico biancoceleste dopo la seconda sconfitta nelle prime due uscite di Serie A.
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Lazio – Genoa, le parole di Sarri in conferenza stampa
Su Lazio – Genoa
“Due partite completamente differenti. Quella di Lecce è stata una parita in apatia, questa sera abbiamo approcciato male ma per ripercussioni che ci aveva lasciato la gara precedente. Alla fine abbiamo fatto una buona gara, non abbiamo mollato, ci è mancato un pizzico di lucidità, di qualità. Non abbiamo mai consentito al Genoa di ripartire, sotto alcuni punti di vista è un passo in avanti enorme rispetto a Lecce. Adesso dobbiamo ritrovare la qualità dei nsotri giocatori di qualità”.
Sulla situazione fisica e mentale della Lazio
“Ho visto un periodo di apatia mentale che è sfociato nella gara di Lecce. Fatica mentale e fisica e vai in acqua con il cervello, la disponibilità i ragazzi la devono dare nei confronti del collettivo, con i singoli non siamo competitivi lo siamo nel gruppo. Oggi i giocatori erano al servizio della squadra, serve più qualità, adesso facciamo fatica a saltare l’uomo”.
Su Guendouzi
“Guendouzi può portare alla Lazio sicuramente energia. Quando l’ho visto giocare in Inghilterra era energico, di grande carica mentale e fisica, giocatore con caratteristiche che nella nostra rosa di centrocampisti ora non abbiamo. Quasi mai i grandi nomi incidono nello spogliatoio, vediamo se questo ragazzo ha questa capacità di trasmettere la sua carica agonistica”
Su cosa fare per migliorare
“Dobbiamo essere squadra e bisogna trovare più qualità di quella espressa in questo momento. Nei primi 15 minuti abbiamo consegnato 15 palloni agli avversari. Dobbiamo crescere in qualità e in lucidità”.
Su Castellanos
“Quando ho visto volare palloni in aria ho messo Castellanos, ma se tornassi indietro non lo rifarei perché ci siamo snaturati e non siamo adatti a giocare con due punte”.
Sui rinnovi
“Mi parlate di argomenti da cui io mi tiro fuori il più possibile. Se io mi mettessi a pensare a questo non farei più l’allenatore”.
Su Felipe Anderson
“Felipe non lo vedo turbato, può darsi che sia solo un aspetto fisico non ancora al top e che lo porta a un piccolo decadimento delle qualità tecniche”.
Sugli Alibi
“In queste due partite abbiamo fatto male, nessuno sta cercando alibi”.
Sui nuovi acquisti
“Abbiamo preso Pellegrini che era fuori rosa alla Juventus, Rovella che veniva da un infortunio e ha fatto solo tre allenamenti, Kamada ha giocato l’ultima partita a maggio. Isaksen era arrivato in buone condizioni poi il caldo lo ha bollito completamente. Ci sono delle condizioni oggettive. Per quanto riguarda la tattica io come organizzatore sono uno dei più forti d’Italia, come inserimento ho i tempi più lunghi d’Italia. Abbiamo preso ragazzi che vengono da altri campionati, da altri continenti. Il problema diventa la lingua, l’alimentazione, le risposte sono molto individuali”.
Sull’arbitraggio di Marinelli
“Noi dobbiamo ripartire con meno negatività. I passi in avanti ci sono se ci facciamo prendere dai discorsi negativi siamo morti, ci dobbiamo isolare e valutare dove possiamo migliorare e dove stiamo sbagliando. Il rigore su Immobile non ho visto bene, quello su Zaccagni anche dalle immagini mi sembrava rigore. L’assurdità è che non lo abbiano neanche chiamato a rivedere”.
Sul rimettersi nuovamente in gioco
“In questo momento non c’è grande competitività. Chi ha le palle di mettersi in gioco accetta di mettersi in gioco”.
Sugli Alibi
“Ha qualità di palleggio molto importanti, tempo di inserimento, ma se pretendi di valutarlo ora. Kamada ha solo undici giorni di allenamento, è pretenzioso valutarlo. Io lo aspetto con curiosità perché credo che sia un ottimo giocatore”.
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