COPPA ITALIA
Le PAGELLE di Lazio – Genoa: Pellegrini Arsenio Lupin, Guendouzi chirurgico
PAGELLE LAZIO GENOA COPPA ITALIA – La Lazio di Maurizio Sarri centra la terza vittoria in una settimana. Grazie a un gol di Matteo Guendouzi, autore di una partita monumentale, i biancocelesti eliminano il Genoa dalla Coppa Italia e aspettano ai quarti di finale la vincente tra Cremonese e Roma. Di seguito le pagelle del centrocampista francese e di tutti i calciatori laziali a firma del nostro Daniele Izzo.
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Coppa Italia: Lazio – Genoa, le pagelle dei biancocelesti
PROVEDEL 6 – Gioca sempre, anche in Coppa Italia. Il perché è presto spiegato: non sbaglia un intervento e quando c’è da impostare non si tira mai indietro, con buona pace di Sepe.
HYSAJ 6 – I compiti a casa li fa sempre, non si può dire il contrario. Manca però un guizzo simile a quello mostrato dal dioscuro Pellegrini.
PATRIC 6 – Lancia come un playmaker e difende come un centro. Fino al cambio per un problema fisico, fa tutto lui.
(Dal 64′ MARUSIC 6 – Fa rima con duttilità. Gioca dove c’è bisogno, aprendo da centrale una fase sperimentale per la difesa della Lazio)
GILA 5,5 – Sale sul ring con Kutlu e finisce ko. Diverso il discorso in fase di possesso, dov’è sempre tra i migliori.
LU. PELLEGRINI 7 – Scippa Hefti in maniera così pulita da indurre Maurice Leblanc a pensare a lui per il prossimo romanzo su Arsenio Lupin. Poi arma il destro di Guendouzi ed esulta come avesse segnato. Va a finire che Maurizio Sarri ha ritrovato un altro incastro del puzzle.
KAMADA 5 – Esitante, impacciato, incerto, indeciso, inibito, insicuro o irresoluto. Scegliere tra i sinonimi di timido è difficile. Ma è la triste verità in un’altra serata in cui è entrato in campo per fare il Luis Alberto ed è uscito come un centrocampista incompleto e avulso dal gioco.
(Dal 79′ BASIC sv – Poteva bagnare l’esordio stagionale con il gol. Ma ciabatta uno splendido assist di Immobile)
ROVELLA 6,5 – Medita e dirige, come un moderno centromediano metodista. Distribuendo ai compagni palloni, ritmo e responsabilità, conferma di essere uno dei punti fermi di Sarri.
(Dal 79′ CATALDI sv – Fa rifiatare Rovella negli ultimi dieci minuti di gara)
GUENDOUZI 8 – È chirurgico nel trafiggere Leali col piattone destro. Poi continua a sferragliare con stetoscopio, abbassalingua e bisturi per vivisezionare il grifone in ogni zona del campo.
ISAKSEN 6 – Ventisette minuti appena, poi il cambio: proprio quando si stava inserendo nel mondo Lazio è costretto a fermarsi.
(Dal 27′ FELIPE ANDERSON 5 – Uno, due, tre… e quattro. Non alza il volume nella testa, come canta Elodie. Anzi, sbaglia passaggi e semplici appoggi in serie)
CASTELLANOS 5,5 – Altro che Dragusin, il fallo più duro lo subisce da Felipe Anderson. L’impatto con il brasiliano gli impedisce di tramutare in gol l’unica occasione nitida della serata.
(Dal 64′ IMMOBILE 6,5 – Paganini non ripete, lui sì. Replica l’azione del secondo gol con il Celtic ma sbatte su Leali. Un minuto dopo delizia l’Olimpico mettendo in porta Basic, che spreca)
PEDRO 6 – Un campione a servizio della squadra. Resta in campo novanta minuti e pur andando a corrente alternata crea due o tre occasioni per sé e per i compagni.
ALL. SARRI 6 – Vince col Celtic, replica con il Cagliari e si conferma con il Genoa. La sua Lazio non brilla, ma chiude la settimana con tre vittorie su tre e senza subire gol. Un risultato che non può essere ignorato, considerando anche le assenze di Zaccagni, Casale e Romagnoli.
Daniele Izzo
@danieleizzo94
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