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Reggio Audace, Favalli: “Il calcio si è fermato troppo tardi. Sono guarito, ma ora non giocherei tranquillo”

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CORONAVIRUS CALCIO FAVALLI – Alessandro Favalli è stato tra i primi calciatori a riscontrare la positività al Coronavirus in Italia. Il difensore, classe 1992, della Reggio Audace, è totalmente guarito dalla malattia e oggi, ai microfoni di TMW Radio, ha raccontato la terribile esperienza vissuta.

Favalli: “Il calcio si è fermato troppo tardi”

“Queste settimane sono passate in isolamento. Dai primi sintomi sono stato da solo in casa, sapevo già di essere positivo, ma per fortuna sono durati solo qualche giorno. Non sono mai stato ricoverato in ospedale e per fortuna sto bene. Anche prima della mia positività, l’argomento Coronavirus era molto discusso nello spogliatoio. Il mio contagio ha dimostrato che anche noi calciatori siamo vulnerabili. Il calcio si è fermato troppo tardi perché è stata sottovalutata la cosa. Ci si rende sempre conto della gravità delle cose solo dopo che ci siamo dentro, bisognava agire prima”.

Favalli sulla ripresa dei campionati

“Oggi non sarei tranquillo nel riprendere a giocare. Vorrei avere la certezza che il problema non possa ripresentarsi, solo a quel punto mi sentirei tranquillo al 100%. I miei compagni mi scrivono ogni giorno, si sono preoccupati tutti delle mie condizioni e vogliono informarsi sulla situazione. Sentire l’affetto di tutti i compagni ti aiuta in questi momenti di solitudine. Mi ha fatto molto piacere ricevere il messaggio di Damiano Tommasi”.

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