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PREMIO LAZIALITA’. BROCCHI: “Non colpevolizzo MATUZALEM, ho concluso la carriera sopra le mie aspettative” (FOTO E VIDEO)
Stasera si svolge la Terza edizione del Premio Lazialità: sono attesi molti ex campioni biancocelesti come SIGNORI, MIHAJLOVIC, PERUZZI, BROCCHI, GIORDANO e PULICI…
PREMIO LAZIALITA’ – Presso lo splendido scenario del Teatro Ghione in via delle Fornaci 37 si svolge la Terza edizione del Premio Lazialità, evento evento consolidato nel mondo del calcio romano e per chi da sempre sostiene la prima squadra della capitale. Come nelle passate edizioni, anche questa sera verranno premiati importanti personaggi che riceveranno la “L”: per la Lazio due giocatori (sono stati invitati BIAVA e LULIC) e Alberto BOLLINI, tecnico della Primavera scudettata. La serata si colorerà ulteriolmente di biancoceleste con la presenza di altri grandi campioni che hanno fatto la storia della Lazio: da Bruno GIORDANO a Beppe SIGNORI, passando per Sinisa MIHAJLOVIC, Felice PULICI, Franco JANICH, Fabio POLI, Angelo PERUZZI, Christian BROCCHI, Gian Piero GHIO.
LA CRONACA DELL’EVENTO
(AGGIORNA)
Ore 23.50 – Termina l’evento al Teatro Ghione.
Ore 23.40 – Prende la parola Cristian BROCCHI, Queste le sue dichiarazioni: “Ora alleno allievi regionali del Milan, gli anni alla Lazio sono finiti in bellezza, l’ho conclusa sopra le mie aspettative, ricevendo un tributo dai tifosi che non mi aspettavo, sapevo di aver fatto bene ed ero fiero di me arrivando a Roma nonostante non fossi più così giovane, è stato molto importante per me. Nonostante la chiusura anticipata per infortunio, l’ho chiusa con grande emozione. In periodi difficili che abbiamo passato, io ho messo anche la faccia, non solo in quelli belli e in quelle occasioni sono stato apprezzato dalla gente, facendo da tramite tra tifosi e squadra. Matuzalem? In quel momento non ho capito bene, sinceramente ancora oggi non lo colpevolizzo, lo conosco come uomo e giocatore, chi lo conosce sa che lui è un po’ così. Li eravamo avversari e c’era di mezzo la vittoria da conquistare, io ho sempre cercato di non fare male agli avversari e voglio pensare che anche lui la pensi così. La Coppa Italia alzata a Piazza di Spagna? Emozione grandissima, ringrazio la società che mi ha permesso di farlo, avendo capito il mio momento triste di non aver partecipato alla finale. Mi sento allenatore? Sono partito questa estate con molte domande, ma sono certo che quando inizio una cosa do’ tutto me stesso, lo faccio anche ora i ragazzi sono splendidi mi emoziona vederli crescere”.
Ore 23.30 – E’ il turno di consegnare il premio Lazialità 2013, a Sinisa MIHAJLOVIC, altro ospite molto atteso della serata. Queste le sue parole: “A me il calcio non piaceva. Se non c’erano punizioni e calci d’angolo non mi divertivo. Non mi piaceva correre, durante gli allenamenti avevo sempre mal di schiena. Zaccheroni mi ha detto che solo io e Costacurta eravamo gli unici che potevamo non correre”.
Ore 23.10 – Interviene poi Angelo PERUZZI, l’ex estremo difensore racconta la sua avventura biancoceleste: “Arrivai alla Lazio tramite Cragnotti e Mancini, parlai prima con Mancini dopo Inter-Lazio, venne a fine partita e mi chiese se volevo venire a Roma, dopo qualche giorno sentii Cragnotti. Arrivai quando era la più forte del mondo, c’erano Salas, Crespo, Nedved ecc. Pensavamo di vincere tanto per tanti anni, ma finì diversamente. I portieri, imparano i fondamentali, se uno è bravo in porta non deve per forza essere bravo coi piedi. Il mio mondiale merito di Lippi? Beh ho una bella relazione con lui tutt’ora, ero fuori dal giro della Nazionale, rifiutai quando c’era Trapattoni perché mi voleva solo come terzo portiere, successivamente Marcello mi chiamò e tornai con lui. Il momento più bello alla Lazio? L’ultima partita giocata, io non amo fare il protagonista, ricordo che a fine partita andai sotto la Nord a salutare la gente che era rimasta lì per me. Avrei dovuto fare il giro di tutto lo stadio, gli mancai di rispetto e me ne dispiaccio. Volevo rimanere alla Lazio, Sabatini mi parlò di un posto come dirigente ma poi Lotito cambiò idea, mi diede buca anche a Villa San Sebastiano…”
Ore 22.55 – Prende parola uno degli ospiti più attesi, Giuseppe SIGNORI, mentre il Teatro Ghione intona cori per il suo ingresso sul palco. Queste le sue dichiarazioni: “So che qui a Roma mi vogliono bene, anche se vivo a Bologna. La Lazio mi ha consacrato mi ha fatto conoscere il mondo, sono grato a Cragnotti e compagni di avermi fatto esprimere le mie potenzialità. Il Rapid Vienna? Quella notte, mi sono scaldato 45 minuti e non entrai, il rapporto con Eriksson ebbe la rottura definitiva. Sacchi, Mi ha fatto correre più di come dovevo, non per l’aspetto del sacrificio fisico, ma in base alle sue abitudini da allenatore, anche perché quando hai 24 anni e hai vinto per la seconda volta consecutiva la classifica cannonieri, ti senti un po’ intoccabile, e avevo richiesto a Sacchi di giocare davanti. Arrivai alla Lazio, ricordo la trattativa che chiusi dopo un Foggia-Lazio, a fine match incontrai Cragnotti e venni a Roma. I rigori li battevo da fermo, era una strategia. Dedico il premio ai miei figli e alla mia compagna, ringrazio chi mi è stato vicino in questi due anni e mezzo, ma soprattutto ringrazio chi non lo è stato”.
Ore 22.40 – Interviene Fabio POLI, che viene premiato da Massimo PISCEDDA. L’ex attaccante biancoceleste, racconta alcune vicende dei meno nove: “Del gol al San Paolo, ricordo la mattina, venni giù in albergo e non c’era nessuno, tutti tesi che sentivano la partita. Con noi c’era Enrico Montesano che fortunatamente ci ha tirato su il morale. Arrivammo allo stadio tramortiti. Feci quel gol importantissimo, me ne rendo conto 26 anni dopo. Fiorini era come un fratello abbiamo vissuto i due anni alla Lazio sempre insieme. Giuliano era il papà di tutti noi, nonostante la vita tosta che aveva si divertita, era uno stimolo per tutti”.
Ore 22.17 – Momento di commozione che invade tutto il Teatro, cori e ovazioni durante il video che omaggia la banda del ’74 e Tommaso MAESTRELLI. Poco dopo prende la parola il figlio Massimo, che ha ricordato con i presenti i momenti più belli dell’allenatore più amato nella storia della Lazio.
Ore 21.40 – Prende la parola, insieme a Guido DE ANGELIS, Bruno GIORDANO mentre riceve il premio Lazialità 2013 che dedica alla sua famiglia. Queste le sue parole: “Tanti amici stasera, forza Lazio! Torno sempre a Trastevere, qualche laziale si incontra ancora nonostante gli stranieri. Mi portò alla Lazio, Forti, un ragazzo più grande di me che giocava nella Primavera, poi arrivai anche grazie a Catapano. Mi chiamò anche la Roma, mi dissero se vieni ti diamo anche il motorino, io rifiutai. Giocare nella Lazio da laziale, è una cosa che si porta sempre nel cuore, soprattutto anche nel periodo con Giorgio Chinaglia, che è il mio idolo. Il mio rapporto con la Nazionale? Per uno della Lazio è più dura, anche oggi rispetto al giocare nella Juventus o nell’Inter, è stato un anno particolare. Maradona? E’ una grande persona chi lo conosce lo sa, molto generoso”.
Ore 21.05 – Il teatro Ghione è gremito di gente, lo spettacolo sta per iniziare…
Ore 20.43 – Arrivano al Teatro Ghione anche Angelo PERUZZI e Sinisa MIHAJLOVIC. Ai microfoni dei cronisti presenti, tra cui quello di Lazionews.eu, Mihajlovic dichiara, in merito al Premio che sta per ricevere: “Ho vinto tanto da calciatore questo è un premio di chi ha la Lazio nel sangue. Un bel riconoscimento da chi mi ricorda con affetto”.
Ti piacerebbe tornare a Roma?
“Io vivo a Roma non c’è bisogno di tornare”.
Tornarneresti a lavorare a Roma?
“Sicuramente non lo posso dire… Io sono laziale, ma non è corretto ora parlarne. Io ho un contratto con la Serbia e la Lazio ha un ottimo allenatore. Non lo conoscevo, ma ho avuto modo di apprezzarlo”.
Sei mai stato vicino come allenatore?
“Forse..”
“Non è corretto ho un contratto con la nazionale. Vediamo…”
“Non credo potrebbe fare allenatore. Potrebbe venire in Nazionale come direttore se io rinnovassi il contratto. Ho una proposta di due anni vediamo. Mi farebbe piacere per me è come un fratello”.
“Il piu grande difensore dopo Baresi, ma siamo li. Mi dispiace per l’uomo, non solo per il giocatore. Il tempo passa per tutti, bisogna scegliere il momento giusto per smettere. Potrebbe fare bene l’allenatore. Eravamo una coppia ben assortita, lui più difensore”.
Come vedi L’inter con Tohir?
“Sono in mani sicure”.
PREMIO LAZIALITA 2013. MIHAJLOVIC: “IO ALLA… di lazionews
Ore 20.38. – Arrivano Giancarlo ODDI, Massimo PISCEDDA, Tony MALCO e Sandra MILO.
Ore 20.33 – Arrivano Cristian BROCCHI e Fabio POLI. Ai microfoni dei cronisti presenti, tra cui quello di Lazionews.eu, Brocchi dichiara: “Bellissimo essere qui. Ho accolto l’invito con piacere. La Lazio è qualcosa di importante per me. Se potessi scendere in campo lo farei per dare la carica. Il momento è difficile, è un gruppo che deve mettere davanti la squadra alle esigenze personali per costruire qualcosa di importante. Differenze con lo scorsa stagione? Quando vinci pensi di essere piu forte di quello che sei, molli un po’ e accade che gli altri ne approfittano. Milan? Non riesco a pensare ad una società senza Galliani. Dias? Ci ho parlato l’altra sera e sinceramente non mi è sembrato nervoso. Lui ha sempre dimostrato una grande voglia di raggiungere gli obiettivi, non credo abbia la voglia di sottrarsi. Momento difficile ma transitorio. Il suo futuro? Non gli ho fatto domande. Credo che lui vuole fare bene che poi lo faccia per 2/6 mesi o rinnovi, un calciatore deve onorare la maglia e questo è il suo obiettivo principale”.
PREMIO LAZIALITA 2013. BROCCHI: “LA SQUADRA… di lazionews
Ore 20.22 – Arrivano anche Giuseppe SIGNORI e Maurizio MANZINI
Ore 20.17 – Arriva Bruno GIORDANO accompagnato dalla propria consorte. Ai microfoni dei cronisti presenti, tra cui quello di Lazionews.eu, Bruno Giordano ha dichiarato: “Ci vuole molta chiarezza. Ognuno deve avere il proprio ruolo. Altrimenti si crea confusione. Bisogna essere chiari. Il primo posto della Roma pesa? Non ci deve interessare, ognuno inizia in un modo. La Roma dopo due anni ha capito che non si può pensare solo al futuro. Hanno fatto una grande squadra e ha sorpreso tutti. La Lazio avrà modo di riprendersi. Da cosa bisogna ripartire? Dalle persone che ci sono. Cambiare porterebbe solo ulteriore confusione. I giocatori vi devono mettere del loro. Sono rimasti al 26 maggio, ma si deve andate avanti. Ascoli una scelta di cuore, ho passato tre anni splendidi”.
PREMIO LAZIALITA 2013. GIORDANO di lazionews
Ore 20.05 – Presente anche l’ex centrocampista Luigi CORINO, alla Lazio dal 1991 al 1994
Ore 19.49 – E’ il turno di CESAR, tecnico degli Allievi Nazionali
Ore 19.35 – Il primo giocatore ad arrivare è Franco JANICH, vincitore della Coppa Italia del 1958
Ore 19.00 – A circa un’ora dall’inizio dell’evento è tutto pronto al Teatro GHIONE
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Antoniomaria Pietoso e Francesco Iucca
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