APPROFONDIMENTI
FACCIA A FACCIA | Chiesa vs Sterling
FACCIA A FACCIA – Balzando qua e là nella giungla di un Europeo itinerante, non si va tanto lontano dalla realtà immaginando Mancini e Southgate, a braccetto con Chiesa e Sterling, impegnati a cantare ‘Lo stretto indispensabile’. “In fondo basta il minimo – cantavano Mowgli e Baloo – sapessi quanto è facile trovar quel po’ che occorre per campar!”. Fedeli a tal dettame, entrambi i commissari tecnici non hanno fatto altro che trovare nei due talentuosi giocatori quel poco che è bastato per arrivare in finale.
Federico Chiesa, il predestinato
Batistuta aveva lasciato da pochi giorni la Fiorentina, quando Federico, in braccio a papà Enrico Chiesa, si assunse già nel 2000 la responsabilità di segnare gol per la Viola. Una predizione. O, più semplicemente parole ispirate da un destino pedatorio superior. Un destino che non solo ha visto Federico Chiesa segnare a ripetizione con la squadra che fu del padre, ma anche con la Juventus e, soprattutto, con la Nazionale. È in azzurro, infatti, che il figliol prodigo ha trovato recente consacrazione. Grazie alle due reti, tanto pesanti quanto magnifiche, contro Austria e Spagna, Federico ha già superato il papà, fermo a una, nel Girone C di Euro ’96 contro la Repubblica Ceca. Ma ridurre l’apporto in azzurro del bianconero a freddi numeri non sarebbe corretto. Che sia a partita in corso, come contro la selezione di Foda, o dall’inizio, come con quella di Luis Enrique, il calcio di Chiesa non cambia: efficace, moderno, determinante. L’arma più affilata dell’intero esercito ‘manciniano’.
Sterling, il leone di Wembley
Non solo Chiesa, comunque. Anche Sterling sta giocando un grande Europeo. In una nazionale cresciuta nell’amore per Grealish, tra la consapevolezza di Harry Kane e le prospettive di Foden e Saka, a prendersi le luci della ribalta è stato l’attaccante del Manchester City. Senza le sue invenzioni sulla sinistra e, soprattutto, i suoi gol, l’Inghilterra probabilmente sarebbe a Blackpool in riva al mare a leccarsi le ferite invece che a Wembley. Proprio lo stadio dinnanzi al quale è cresciuto. “Abitavo a due minuti da Wembley e da piccolo mi sono sempre detto: se mai riuscirò a giocarci devo riuscire a segnare un gol”. Questo il racconto di Sterling dopo il gol alla Croazia. Un altro bacio del destino.
Chiesa vs Sterling: lo stretto indispensabile
Due giocatori con il destino scritto negli astri del calcio. Federico Chiesa e Raheem Sterling, dopo aver iniziato Euro 2020 all’ombra di compagni più lucenti, si sono presi la scena diventando gli imprescindibili di Roberto Mancini e Gary Southgate. Lo stretto indispensabile di Italia e Inghilterra.
Daniele Izzo
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