INTERVISTE
Di Gennaro: “La Lazio crea meno perché inizia a essere conosciuta”
DI GENNARO LAZIO INTERVISTA – Fatiche della Champions, disattenzioni difensive e qualche problema in costruzione: mette tutto nel calderone Antonio Di Gennaro per spiegare la sconfitta del Dall’Ara. Intervistato dalla radio ufficiale biancoceleste, l’ex centrocampista ha analizzato così la situazione in casa Lazio.
Lazio tra Bayern e Bologna: le parole di Di Gennaro
“Le partite, soprattutto in questo periodo, dipendono dagli episodi. La sconfitta a Bologna è più grave e può pesare di più, anche se la squadra è ancora in corsa per la Champions. Partita con il Bayern Monaco? Il divario in Europa è ancora netto. I tedeschi sono padroni in campo, ma non solo contro la Lazio. I biancocelesti possono recriminare il rigore su Milinkovic, ma non bisognava concedere così tanto. Bisognerebbe stare una giornata a parlare degli errori difensivi”.
Assetto tattico per salvaguardare la difesa
“Quando subisci più gol devi segnarne di più e diventa difficile. Hoedt e Musacchio non sono Radu e Luiz Felipe. La Lazio crea meno anche perché inizia a essere conosciuta. Il modulo è efficace, ma ogni tanto si potrebbe variare l’assetto tattico per essere meno prevedibile. Dei piccoli accorgimenti si possono trovare, ma è importante aggiustare la difesa. La differenza la fa anche l’adattabilità dei giocatori”.
Campionato condizionato dal Covid19
“Questo è un campionato falsato. Si va oltre i protocolli, d’altronde si parla di salute. Era prevedibile un’altra ondata e gestire gli allenamenti e organizzare le gare è molto difficile. Il problema è anche e soprattutto mentale, si rischia di non ritrovare i giocatori lucidi, una volta guariti. Il Torino sta vivendo ciò che ha vissuto il Genoa all’inizio. Non si sa nemmeno quando finirà questa Serie A. Giocando ogni tre giorni diventa ancora più difficile capire quando i granata potranno giocare con la rosa al completo”.
Sui giovani
“I giovani bravi all’estero giocano, da noi no. Questo evidenzia la netta differenza tra le squadre italiane, soprattutto le più blasonate, e quelle europee. Coman alla Juventus è passato in sordina, mentre al Bayern Monaco fa la differenza. Sempre per parlare dei bianconeri, Fagioli potrebbe giocare, ma non viene impiegato”.
Classifica corta in zona Champions
“Nessuno ha certezze in questa stagione, nemmeno la Juventus che ha dimostrato tanta discontinuità. Le milanesi hanno un altro passo, ma vedo l’Inter favorita. Per gli altri due posti Champions sarà bagarre. Credo incideranno molto le coppe, soprattutto per chi farà l’Europa League“.
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