INTERVISTE
Sarri: “Mi è piaciuto il clima dell’Olimpico. Sembrava una partita stregata…”
LAZIO BOLOGNA SARRI – Al termine di Lazio – Bologna, gara terminata col risultato di 2 a 1, Maurizio Sarri si è presentato davanti le telecamere di DAZN, Sky Sport e ai microfoni della radio ufficiale biancoceleste per analizzare la gara. Di seguito le dichiarazioni del tecnico biancoceleste.
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Lazio – Bologna, l’analisi di Sarri
“Mi è piaciuto soprattutto il clima dell’Olimpico e l’atteggiamento dei ragazzi. Sembrava una partita stregata, episodi tutti contro, ma siamo rimasti dentro la gara e l’abbiamo rimessa a posto. Compreso il recupero abbiamo fatto 96 minuti in inferiorità numerica, a 33 gradi e alla prima di campionato non era semplice. Sono soddisfatto per diversi fattori. Era dura anche solo pensare di arrivare alla fine. Sono soddisfatto perché siamo rimasti dentro la partita e ne siamo venuti fuori dopo la parità numerica. È stata una prestazione intelligente dal punto di vista tattico e di grande orgoglio dal punto di vista mentale. Abbiamo fatto una partita di grande spessore morale. Adesso l’ultimo step è essere questi con continuità, cosa che ci è mancata lo scorso anno”.
Sui nuovi acquisti
“Nuovi acquisti? Li ho visti bene. Provedel ha fatto una buona prestazione, anche Romagnoli nonostante ha finito in fatica. Ingresso di buon livello anche per Cancellieri e Vecino. Mi dispiace per Marcos. Volevo farlo esordire davanti a questo pubblico. Sono soddisfatto anche per aver fatto contento questo pubblico che anche nei momenti critici ci è stato vicino”.
Su Luis Alberto
“L’ho visto bene, è entrato e doveva fare un lavoro non adatto alle sue caratteristiche. Sta tornando a sentirsi piano piano uno di noi. Era più importante in quel momento che si s’alzasse Milinkovic per sfruttare le sue qualità accanto a Immobile. Doveva tenere la posizione davanti la difesa, lo ha fatto con abnegazione e sono soddisfatto”
Su Lazzari
“Parto dal presupposto che quando un giocatore fa miglioramenti la stragrande maggioranze del merito è sua. Lui era partito condizionato dal fatto che pensava di non essere adatto a giocare in una linea a 4, mentre ora sta dimostrando che può. Si è reso conto da solo che ci può giocare”.
Sui cambi tattici in inferiorità numerica
“In questo tipo di situazione bisogna anche improvvisare. Però, a parte la fase centrale del primo tempo, ho visto i ragazzi restare in partita. Ho detto loro di rimanere in partita perché gare così cambiano con un episodio. Nell’intervallo ci siamo parlati, eravamo in 30 tutti seduti e ci siamo detti che dovevamo essere convinti tutti e 30 di poterla ribaltare con la giusta serenità mentale. Però dal punto di vista tattico abbiamo dovuto anche improvvisare”.
Su Zaccagni e F. Anderson
“Sarebbe lo step che dobbiamo fare, non è facile. Io ci metterei dentro anche Cancellieri che entrato nella parte finale ma è stato molto vivo e partecipe. Ci ha fatto comodo. Gli altri due sono con noi dall’anno scorso, hanno fatto una buona partita, ma entrambi secondo me possono fare di più”.
Se la Lazio è diventata sarriana
“Già nella parte finale della scorsa stagione ero soddisfatto. Abbiamo dovuto fare dei cambiamenti per via dell’età media che era alta. Ora abbiamo aperto un ciclo nuovo con giocatori giovani. Più passano i mesi e più uno la squadra se la sente sua. Il senso di partecipazione in tutti noi aumenta”.
Sul terzino sinistro
“Tu continua a chiedere, poi quando il presidente me lo chiede risponderò che è colpa di Marocchi (ride rispondendo alla domanda di Giancarlo Marocchi sulla necessità di un terzino con piede sinistro, ndr)”.
Sull’arbitraggio
“Arbitraggio? Ma guarda io per l’arbitraggio non sono arrabbiato per gli episodi, ma per la conduzione. Una partita in cui tutto quello che di contrario ci poteva capitare, ci è capitato. I ragazzi sono stati bravi a restare in partita e lucidi. Nel momento in cui siamo tornati alla parità numerica ne siamo venuti a capo e anche in modo importante, una gara di intelligenza tattica e spessore morale da parte dei ragazzi”.
Sulla maturità della squadra
“Quando c’è predisposizione al sacrificio da parte di tutti puoi fare anche cose impensabili. Oggi abbiamo giocato con i quattro centrocampisti che erano completamente offensivi e non abbiamo concesso quasi niente, poi è entrato Luis e ho preferito che si alzasse Milinkovic e che lui tenesse la posizione davanti alla difesa”.
Sullo stadio
“Lo stadio bello. Un clima straordinario con un tifo straordinario soprattutto nei momenti difficili delle partita, quindi un ringraziamento da parte mia e dei ragazzi”.
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