INTERVISTE
Serbia, Stojkovic: “Se vuoi vincere, allora acquisti Milinkovic”
LAZIO SERBIA INTERVISTA MILINKOVIC – Da qualche anno ormai la Lazio divide Sergej Milinkovic-Savic con la Serbia. Ed è proprio dalla Nazionale del 21 biancoceleste che sono arrivati aneddoti e dichiarazioni sul suo conto. In particolar modo dal CT serbo Dragan Stojkovic. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport.
Milinkovic-Savic rccontato dal ct Stojkovic
“Quando penso a lui mi viene in mente una sola parola: qualità. Nonostante sia alto un metro e 91 riesce a dispensare magie, tacchi, giochi di suola nello stretto. Questo aspetto mi ha sempre colpito. La semplicità con cui esegue una giocata difficile. La prima cosa che guardo è sempre la tecnica. Ok la corsa, la tattica, la resistenza e tutto il resto, ma i gesti tecnici sono la prima cosa. Sergej è uno di quelli ‘dà la palla a lui e qualcosa combina’. Ama prendere l’iniziativa. Alla Lazio è fondamentale, sa gestire le pressioni”.
Il futuro del ‘Sergente’
“Se vuoi vincere, allora acquisti Milinkovic. Ogni anno se ne parla in chiave mercato: Inghilterra, Spagna, Francia, Italia. Lui resta umile e con i piedi per terra. Ama la Lazio ed è molto legato, ma chiunque lo acquista mette a segno un colpo. Per la Juventus sarebbe un’ottima scelta. Gioca in Serie A da 7 anni, ha segnato e vinto a Roma, conosce il campionato. Lo vedo benissimo con Allegri. Fossi la Juve spenderei 100 milioni. Ormai il calcio è così, una corsa a chi spende di più, quindi perché no? Sergej vale il prezzo del biglietto: i tifosi pagano per vedere giocatori come lui. È quello che ti fa il gesto tecnico, che ruba l’occhio, un centrocampista box to box che segna e fa assist. Unico. Se fossi più felice se restasse in Italia? È uguale, tanto può giocare in tutte le big d’Europa”.
Un aneddoto su Milinkovic e Vlahovic
“Non è gente che si nasconde. A fine allenamento lui e Vlahovic restano sempre un’ora in più a provare tiri da fuori, punizioni, colpi di testa, uno contro uno. Dusan si fa crossare il pallone dalla fascia per attaccare la porta e migliorare. Si vede dagli occhi che hanno qualcosa in più”.
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