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Apuzzo, 40 anni dopo: “Grazie Lazio, sei parte della mia vita”
APUZZO LAZIO – 7 maggio 1978. Lazio-Bologna. Mister Lovati getta nella mischia, al posto di Garlaschelli, Ernesto Apuzzo, giovane attaccante…
APUZZO LAZIO – 7 maggio 1978. Lazio-Bologna. Mister Lovati getta nella mischia, al posto di Garlaschelli, Ernesto Apuzzo, giovane attaccante Campione d’Italia con la Primavera nel 1976, che lo ripaga con una gran prova, ma senza gol, sfiorato a più riprese. A distanza di 40 anni, il diretto interessato ha rilasciato una lunga intervista a ‘TMW’: “Sono trascorsi 40 anni ma i ricordi sono ancora vivi in me. L’incoraggiamento dei compagni, un Olimpico straordinario, il pensiero di non fallire davanti a papà che era in tribuna, accompagnato da mio fratello e da mio cugino Ernesto che oggi non c’è più e che resta sempre nel mio cuore”.
EMOZIONI – “Sono ricordi ancora più nitidi perché si legano all’omicidio di Aldo Moro che sarebbe avvenuto appena due giorni dopo. Roma in quel periodo divenne un po’ una polveriera. L’esordio contro il Bologna l’ho vissuto, comunque, con grande tranquillità. Con l’emozione giusta ma sicuro di quello che avrei potuto dare. In seguito ebbi l’onore di essere intervistato da un grande come Sandro Ciotti. Momenti indimenticabili, stupendi, che ti restano dentro per sempre”.
LAZIO IN CHAMPIONS – “Possibilità? Tante. Io me lo auguro di cuore. Peraltro all’ultima giornata ci sarà lo scontro diretto con l’Inter all’Olimpico. Questa Lazio merita di arrivare fino in fondo, la qualificazione in Champions sarebbe il coronamento di un’annata favolosa”.
NAPOLI – “Intanto, mi preme ringraziare la Curva B per aver dedicato domenica scorsa uno striscione alla memoria di mia nipote, la piccola Sara, recentemente scomparsa. E’ stato un lutto terribile che ha colpito la mia famiglia. Mi sono commosso per questo pensiero. Per quanto riguarda il Napoli, va detto che i meriti di Sarri sono sotto gli occhi di tutti. Basti pensare alla valorizzazione di tanti elementi che in questi anni hanno fatto la differenza dal punto di vista tecnico e che magari in precedenza vivevano nell’anonimato, penso soprattutto a Koulibaly. Sarri è stato un benefit per il club anche sotto l’aspetto economico avendo contribuito ad elevare le quotazioni di mercato di diversi calciatori. Io mi auguro che resti. Meriterebbe di potersi giocare le proprie chance di scudetto anche l’anno prossimo potendo godere di una rosa ancora più competitiva con l’innesto di qualche calciatore in grado pure di consentirgli rotazioni maggiori. Servono più alternative di qualità che riescano a stimolare competitività generale e motivazioni dei titolari. Ovviamente la condizione di base dovrebbe essere quella di toccare il meno possibile il gruppo attuale: il Napoli deve essere per tutti un punto di arrivo, non di partenza. Spero che il presidente De Laurentiis si muova in questa direzione, cercando di fare quanto è nelle sue potenzialità per venire incontro alle esigenze di Sarri. Un progetto vincente deve ripartire dal mister. Del resto c’è uno strapotere della Juventus che si esprime in tutti i modi possibili e che va affrontato di petto”.
POLEMICA DE LAURENTIIS-JUVE – “Come si può non condividere le parole del presidente. Credo che determinati episodi abbiano fatto sì che oggi si possa parlare tranquillamente di campionato falsato. Anche nelle ultime due gare con Inter e Bologna, la Juventus ha goduto di vantaggi evidenti. Ma tante situazioni arbitrali precedenti sono state lampanti e hanno indirizzato la stagione in senso avverso per il Napoli. Peccato”.
FUTURO – “Ho parlato con un amico con cui potremmo stilare un progetto ambizioso per rilanciare un club importante. Se son rose fioriranno. Io mi pento solo di aver accettato la scorsa estate una proposta come tecnico in una squadra di Eccellenza campana in un contesto all’interno del quale la mia mentalità, derivante da tanti anni di calcio tra i professionisti, non poteva mai amalgamarsi con un determinato indirizzo dilettantistico. Ho sbagliato anche io a non mettere certi aspetti in chiaro. Logico che poi trovassi delle difficoltà”.
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