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Biava: “Sosta nel momento giusto. Alla Lazio manca qualcosa in attacco”
BIAVA – Giuseppe Biava ha parlato del momento della Lazio e dei prossimi impegni ai microfoni del canale telematico biancoceleste.
MOMENTO – “La sosta arriva nel momento giusto, rifiatare un po’ fa sempre bene, anche se la Lazio ha diversi giocatori impegnati con la Nazionale e sono pochi quelli che riposano. A differenza degli altri anni sta mancando qualcosina in fase di realizzazione ma si è cresciuti in fase difensiva. È mancato qualche gol di Immobile e sicuramente quelli di Milinkovic e Luis Alberto. Per centrare certi obiettivi bisogna avere una difesa di ferro. Se andiamo a vedere le prime squadre sono quelle che subiscono di meno, secondo me passa tutto da lì. Contro il Parma non era facile perché è una squadra che si difende bene, poi la partita si è messa subito in discesa per la Lazio e la strategia del Parma è saltata”.
PATRIC –“Ha stupito molto anche me in quel ruolo. L’ho sempre visto come un giocatore di fascia e invece ha ricoperto bene anche il ruolo di centrale. Molto bravo anche a proporsi in avanti perché quando giochi in 3 è importante anche questo aspetto. Bravo Inzaghi a scoprirlo in quel ruolo. Avere un giocatore come Leiva poi è molto d’aiuto, è uno che fa filtro, che ruba tanti palloni, un po’ come Ledesma ai miei tempi. Comunque nella Lazio tutti aiutano e fanno le due fasi”.
BASTOS – “Forse è quello più tignoso in marcatura. È forte, aggressivo. Ricordo che non ha fatto toccare palla a Ronaldo. Sembra un difensore di una volta, degli anni ’80 e ’90. Sicuramente nella marcatura è uno dei migliori alla Lazio”.
DIFESA A TRE – “Creare la superiorità numerica con i giocatori dietro è un principio che mi piace. Ci ho giocato quando avevo Gasperini che mi allenava. I giocatori della Lazio sanno interpretare bene questo modulo, Radu è molto bravo a farlo. L’Atalanta da anni sta facendo questo e lo sta facendo molto bene. Penso che anche Inzaghi stia andando in questa direzione, raccogliendo i suoi frutti”.
ACERBI – “Sorprende non vederlo in Nazionale. È un giocatore con esperienza, che ha giocato tanto. Forse magari Mancini vuole portare avanti giocatori più giovani, però mi dispiace perché Acerbi merita di essere convocato per quello che sta facendo”.
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