Felipe Anderson: “Alla Lazio sono maturato. La Champions League è un’ossessione, daremo la vita per questo”

FELIPE ANDERSON – È iniziata nel peggiore dei modi la stagione di Felipe Anderson, con l’infortunio che l’ha tenuto lontano dal campo per tutta la prima parte del campionato. Poi il rientro in campo, le prestazioni deludenti, la lite con la società e con Inzaghi, l’esclusione con il Napoli… E poi la rinascita. Felipe Anderson ha compreso i suoi errori e ha capito di dover dare il massimo ed è tornato quello di prima. A 3 giornate dalla fine del campionato (la Lazio dovrà giocare 4 partite), con il sogno della Champions, il brasiliano ha rilasciato un’intervista al portale carioca UOL ESPORTE.

LAZIO – “Alla Lazio c’è stato lungo il periodo di apprendimento. Sono arrivato qui che ero soltanto un ragazzo. Ora invece sono maturato e ho anche indossato la fascia di capitano in alcune gare. In questa stagione la Champions League è la nostra grande ossessione, ma stiamo riuscendo a gestire bene questa ansia. Il segreto è pensare partita dopo partita. Non sarà facile, ma daremo la vita per conquistare questo obiettivo”.

BRASILE – “Penso che quando ho lasciato il Brasile fosse il momento giusto per tutta la situazione che si era creata in quel momento. Avevo l’opportunità di giocare in Europa in un club che aveva un progetto serio per me e insieme alla mia famiglia abbiamo deciso che fosse la scelta migliore. Tutte le problematiche relative alla mia decisione di lasciare il Santos sono state superate. Si parla molto del rapporto difficile che ho avuto con Ramalho (allenatore del Santos all’epoca ndr), ma abbiamo avuto modo di parlare e chiarirci. Ogni volta che vedo le partite del Santos faccio il tifo per il club e ho intenzione di tornare a vestire questa maglia. È una questione d’orgoglio aver fatto parte di questa società, e in un certo qual modo di rappresentarlo anche nel mondo”.