FAIR PLAY FINANZIARIO – La Uefa ha introdotto le norme di Fair Play Finanziario dalla stagione 2012-2013. Uno studio ha analizzato l’impatto di questa regola raccogliendo dati sui 175 club che hanno partecipato ai cinque campionati maggiori in Europa (Germania, Inghilterra, Italia, Francia e Spagna) nel periodo compreso tra la stagione 2005-06 e quella 2014-15. Lo studio è stato presentato venerdì 23 settembre nella sede centrale di Nyon di fronte ai direttori finanziari dei principali club europei ed è stato elaborato da professori di grandi università, come Ariela Caglio, docente dell’Università Bocconi di Milano, Donato Masciandaro, sempre della Bocconi e Gianmarco Ottaviano, della London School of Economics e dell’Università di Bologna. La ricerca, che è stata resa pubblica da Milano Finanza, ha messo in evidenzia i benefici del fair play finanziario. Imponendo ai club il pareggio tra gli incassi e le spese, la Uefa ha spinto le società a incrementare i ricavi per rimanere competitive, e a farlo tramite canali stadio, diritti tv e marchandising. Leperdite aggregate dei club europei sono passate, dopo l’introduzione del FPF, da 1,7 miliardi nel 2011 a 400 milioni nel 2014.