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Inzaghi intensifica il lavoro sulla fase difensiva, ma il modulo non cambia
LAZIO FASE DIFENSIVA – Migliorare la fase difensiva è uno degli obiettivi principali prefissati da Simone Inzaghi. I 49 gol subiti nello scorso campionato, costati la qualificazione in Champions, rappresentano…
LAZIO FASE DIFENSIVA – Migliorare la fase difensiva è uno degli obiettivi principali prefissati da Simone Inzaghi. I 49 gol subiti nello scorso campionato, costati la qualificazione in Champions, rappresentano un enorme problema da risolvere per il tecnico piacentino. Nel calcio, non solo in quello italiano, vince chi subisce meno reti. La stessa Inter lo ha dimostrato, arrivando quarta al posto della Lazio nonostante i molti meno gol segnati, grazie ai pochi gol subiti. Pazienza se a rimetterci sono lo spettacolo e il bel gioco: i risultati conta raggiungerli, e di certo non si ottengono subendo tutte le reti prese dai biancocelesti nella scorsa stagione fra Serie A ed Europa League. Anche il mercato non aiuta: è andato via De Vrij, è stato preso Acerbi. Non proprio due giocatori dello stesso livello. Per di più, se non dovesse essere ceduto uno fra Wallace e Bastos, difficilmente arriverebbe un altro rinforzo in difesa, facendo così – almeno sulla carta – un ulteriore passo indietro rispetto all’anno scorso.
ALLENAMENTI SPECIFICI – Durante il ritiro ad Auronzo, la squadra si è allenata molto sull’intera fase difensiva. Stando a quanto riporta il Corriere dello Sport, gli analisti e i tecnici laziali hanno studiato le reti subite e, dai risultati, è emerso che il 40% dei gol presi nella scorsa stagione sono scaturiti da cross, per cui Inzaghi ha intensificato il lavoro sulle marcature preventive. Inoltre, gli allenamenti sono stati ripresi da due droni, che hanno permesso al mister di rivedere gli errori commessi dai suoi giocatori durante le sedute. L’allenatore aspetta anche di avere la squadra definitiva tra le mani: devono ancora esser fatte diverse cessioni, la rosa è troppo folta. Resta la speranza nella permanenza di Milinkovic e, anche in entrata, potrebbe esserci qualche altra operazione (ad esempio non è ancora stato preso un vice-Immobile per l’attacco). Insomma, il mercato biancoceleste non è ancora finito, e il mister di Piacenza aspetta di avere a disposizione anche Badelj e Correa (ci saranno per la seconda parte di ritiro, in Germania).
STESSO MODULO – Modulo che vince non si cambia. E modulo che perde? Neanche. Sembra esser questa la filosofia di Inzaghi e il suo staff, decisi a continuare sulla strada del 3-5-1-1. Lo stesso sistema di gioco della disfatta di Salisburgo e della clamorosa beffa contro l’Inter, che hanno illuso i biancocelesti portandoli a pochi centimetri da traguardi che alla fine non sono stati raggiunti. La vittoria in Supercoppa di un anno fa, contro una Juventus completamente fuori forma, aveva illuso tutti. Ma, a ben vedere, anche in quella partita la Lazio rischiò di “suicidarsi” facendosi rimontare due gol nel finale, prima del capolavoro firmato Lukaku-Murgia. Dopo quel match, di capolavori non ce ne sono più stati. Nella nuova stagione servirà quindi qualcosa di diverso per centrare finalmente il quarto posto e arrivare in fondo nel cammino europeo. Un modulo con la difesa a tre non è facile da sostenere, soprattutto se i difensori in rosa – come nel caso della Lazio – lasciano molto a desiderare. Ciò è emerso in modo evidente nella passata stagione, e appare incomprensibile l’ostinazione con cui il mister continua a scegliere un modulo che, a conti fatti dopo un’intera annata, si è rivelato fallimentare.
S.D.B.
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