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Materazzi: “Bravo Inzaghi, è un vincente”
MATERAZZI LAZIO – Giuseppe Materazzi, ex allenatore della Lazio, è intervenuto alla radio ufficiale biancoceleste.
INZAGHI – “Simone da me credo che abbia preso il modo in cui gestisce il gruppo e l’autorità. Non è mai fuori dalla righe, è uno deciso che non crea problemi nello spogliatoio. A un certo punto della stagione la squadra non ha fatto bene, ma può capitare. Secondo me ha fatto comunque un ottimo campionato, ha vinto la Coppa Italia e ha valorizzato dei giocatori importanti. Poi è stato per molto tempo senza i gol di Immobile, e per questo sono venuti meno dei risultati che avrebbero potuto portare la squadra verso un piazzamento migliore. Difficile chiedere di più a Simone”. Poi una descrizione affettuosa del mister: “Lui prende sempre il treno all’ultimo momento. È tornato a Piacenza dopo il prestito dal Brescello, doveva partire di nuovo ma ha segnato all’esordio (contro la Lazio) e non è più sceso dal treno, diventando un grande giocatore e andando a giocare nella Lazio. Poi 3 anni fa sarebbe dovuto andare a Salerno, ma con il caso Bielsa è arrivato sulla panchina della Lazio quando stava già partendo per la Campania. Nelle coppe si presenta sempre come un outsider e alla fine prende il treno e vince. È una metafora per spiegare il suo DNA di ragazzo serissimo, che sa prendere le occasioni al volo con grande personalità, anche se sono difficili. In tutto ciò è stata importante la sua famiglia che gli ha saputo trasmettere questi valori”.
PANCHINE: “Tutto il rumore intorno al cambio di allenatori l’ha fatto partire la Juventus con Allegri, scatenando una reazione a catena. Ci sono tanti allenatori italiani bravi e preparati, meritano queste attenzioni. Allegri punta più sulle qualità dei singoli, Sarri crea un gioco più di squadra. Spalletti ha lavorato bene tra mille difficoltà, ma con Conte credo che l’Inter sarà maggiormente competitiva, senza nulla togliere al tecnico toscano. Il problema di Gattuso è l’essere uno molto schietto che non si fa scivolare niente addosso, invece l’allenatore deve saperlo fare. Per me ha fatto bene al Milan, sarebbe bastato poco di più per la Champions, ma Rino è stato un valore aggiunto. Mihajlovic ha fatto un capolavoro, e anche Semplici è bravissimo. Lavora in silenzio, è discreto, e dà un’impronta di gioco importante alla sue squadre. Lo vedrei bene in una grande squadra. Gasperini potrebbe andare alla Roma perché con l’Atalanta ha fatto il massimo, ma io fossi in lui non me ne andrei. Giampaolo invece è un ottimo tecnico, che però quando arriva vicino all’obiettivo non lo riesce a raggiungere. Al contrario proprio di Simone Inzaghi”.
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