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Obiettivo mancato o sogno svanito? Un altro black-out brucia la stagione dei record della Lazio
LAZIO INTER CHAMPIONS MANCATA – Obiettivo mancato o sogno svanito? Prima del fischio d’inizio del campionato la Lazio sembrava un passo indietro alle cosiddette ‘favorite’, vuoi per una questione…
LAZIO INTER CHAMPIONS MANCATA – Obiettivo mancato o sogno svanito? Prima del fischio d’inizio del campionato la Lazio sembrava un passo indietro alle cosiddette ‘favorite’, vuoi per una questione di organico, vuoi per un mercato che aveva rinforzato clamorosamente alcune squadre (Milan ed Inter). Dopo la vittoria in Supercoppa italiana lo scorso agosto, i biancocelesti avevano attirato maggiore attenzione su di loro ma parlare di possibile qualificazione in Champions a fine stagione sembrava un obiettivo utopico. Eppure, passo dopo passo, sul campo, la squadra si è guadagnata sempre maggiore considerazione sino ad arrivare a strapparsi per se stessa quell’appellativo di ‘favorita’ che forse ha pesato un pò troppo sulle spalle di giocatori non ancora ‘campioni’.
IL CAMMINO – Il percorso in campionato della Lazio è stato favoloso, un crescendo di emozioni culminato il 20 maggio, con uno stadio ‘Olimpico’ di nuovo interamente biancoceleste e un pubblico unito per portare i propri beniamini al successo. Record di gol segnati, classe sopraffina, gioco sicuro ed idee chiare, trasmesse da un allenatore giovane che però ha sempre preso le scelte più giuste. Tutto questo è stato sufficiente a sopperire ad una ‘VAR‘ spesso ostile alla Lazio in questo suo debutto in Serie A ma non è bastato per avere la meglio su una squadra (l’Inter) capace di portare a casa il massimo risultato con il minimo sforzo nella partita più importante della stagione.
LA LAZIO – Un black-out di cinque minuti è bastato per capovolgere l’esito di una partita e, forse, di un’intera stagione. Un’incomprensione tra Marusic e Strakosha, il rigore procurato da De Vrij, l’espulsione di Lulic (fino a quel momento ancora una volta tra i migliori): la storia si ripete, drammaticamente, poco più di un mese dopo da quella trasferta di Salisburgo che aveva fatto calare incredibilmente il sipario sulla cavalcata europea biancoceleste. La Lazio perde 3 a 2 in casa contro l’Inter e non riesce a conquistare quel sogno chiamato Champions League che grazie alle prestazioni sul campo aveva trasformato in un obiettivo concreto. Il periodo di astinenza dalla massima competizione europea poteva fermarsi ad undici anni (l’ultima volta fu nella stagione 2007-08 con Delio Rossi allenatore) ed invece si protrarrà almeno di altri 365 giorni. Ora viene la parte più difficile: ripartire, tutti insieme, senza una Champions ma con la consapevolezza di aver fatto, comunque, una stagione da record. La sconfitta di oggi deve essere un punto di partenza e non di arrivo, perché il meglio deve ancora venire…
Marco Barbaliscia
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