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Prima gara da ex per Acerbi, faccia a faccia con “l’erede” Magnani: esperienza e novità a confronto
SASSUOLO LAZIO FACCIA A FACCIA – Tutto pronto per la dodicesima giornata di Serie A: dopo la bella vittoria dell’Olimpico contro il Marsiglia, la Lazio si prepara ad affrontare in trasferta il Sassuolo al Mapei prima della sosta per lasciare spazio alla Nazionale.
ACERBI, UN LEONE IN DIFESA – Sarà una gara emozionante per Francesco Acerbi, che dopo ben cinque anni passati in neroverde incontrerà per la prima volta gli ex compagni da sfidante, con l’aquila sul petto. Il rapporto tra il difensore, ormai leader della compagine laziale, e la sua ex squadra è ottimo, tanto che dopo il match il calciatore avrà modo di rivedere il presidente Squinzi per un saluto. 88 kg per 192 cm d’altezza: Acerbi è riuscito ad abbinare quantità a qualità oltre ad un rendimento altissimo, diventando ormai inamovibile nel tridente difensivo di Inzaghi. Nell’ultima gara disputata contro il Marsiglia, il difensore ha effettuato 8 lanci lunghi, 2 tackles, 5 intercettazioni, 3 blocchi, toccando palla per ben 81 volte. Ha vinto tutti i duelli (aerei e non), riportando un’accuratezza nei passaggi pari all’80%: insomma, i numeri parlano da soli. Esperienza, cuore e sudore: Acerbi si è (già) preso la Lazio.
MAGNANI, L’EREDE NEROVERDE – Di contro, per provvedere alla sostituzione di Acerbi, il Sassuolo ha fatto affidamento su Giangiacomo Magnani, voluto fortemente dal ds Carnevali. Nato il 4 ottobre del 1995 a Correggio, in Emilia-Romagna, il difensore esplode col Siracusa, che gli fa fare il salto di categoria portandolo in Lega Pro. Dopo sei mesi passa al Perugia in Serie B, le sue prestazioni attirano l’attenzione degli scout della Juventus che lo preleva lo scorso luglio per cinque milioni, cedendoloun mese dopo al Sassuolo per la stessa cifra, con diritto di recompra. Una lunga gavetta quella che ha portato il ventitreenne a ricoprire il difficile ruolo di sostituto di Acerbi come centrale in difesa. Il suo punto forte sono i colpi di testa, con i quali si è messo in mostra nella prestazione contro l’Inter, durante la quale, alla sua prima apparizione in Serie A, è riuscito a limitare l’azione di Icardi. Deciso e preciso, il giovane è senz’altro uno dei calciatori più interessanti del parterre neroverde. “Raccogliere l’eredità di Acerbi non è una pressione, bensì una responsabilità: vorrei che i tifosi e la società rimanessero contenti“, ha detto il calciatore: domenica avrà modo di essere faccia a faccia con chi l’ha preceduto.
Alessandra Marcelli
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