De Vrij, così fa male: l’olandese perfetto fino al rigore causato, poi le lacrime e un addio tra applausi e fischi

LAZIO INTER PARTITA DE VRIJ – La partita disputata da Stefan De Vrij riassume perfettamente la prestazione dell’intera squadra biancoceleste, perfetta nei primi 75 minuti di gioco e poi incredibilmente ed improvvisamente crollata. Una partita, quella contro l’Inter, durata per tutti novanta minuti ma che per l’olandese è invece cominciata una settimana fa, dopo le esternazioni del ds nerazzurro Ausilio che avevano annunciato il suo passaggio alla corte di Spalletti nella prossima stagione. Queste voci non avevano influenzato le scelte di Inzaghi ne, tanto meno, le convinzioni del ragazzo, desideroso più che mai di combattere quest’ultima battaglia con i suoi compagni: nelle ultime giornate Stefan è stato sempre tra i migliori, dimostrando professionalità e serietà. Ieri, però, qualcosa si è spento.

LA PARTITA DI DE VRIJ – Era stato il primo a scendere in campo nel riscaldamento: come riporta la ‘Gazzetta dello Sport’, Stefan è sbucato fuori prima di tutti dal tunnel degli spogliatoi per iniziare il riscaldamento. Concentrato e determinato e lo sguardo sempre rivolto alla ‘Curva Nord’: poi il fischio d’inizio. De Vrij impatta ottimamente il match, nonostante davanti a se abbia uno degli attaccanti più forti del torneo: Mauro Icardi. Addirittura Stefan si spinge in avanti nelle situazioni di calcio da fermo con un unico pensiero in testa: la voglia di voler lasciare la sua vecchia squadra conquistando quel sogno Champions che è anche suo. Nella ripresa, però, accade l’impensabile: un’incomprensione tra Strakosha e Marusic causa una palla persa velenosa, Icardi si avventa sulla sfera e il destino fa si che sia proprio De Vrij a doverlo fermare con un fallo da rigore. Un intervento forse che si poteva evitare, temporeggiando, ma con il senno del poi è facile giudicare. Il pareggio dell’Inter cambia la partita, poi il gol di Vecino chiude il sipario sui sogni biancocelesti.

L’EPILOGO – Al 39′ del secondo tempo De Vrij esce per far posto a Nani: Stefan è inconsolabile, si siede in panchina e lascia uscire le lacrime sino al triplice fischio del direttore di gara. L’ ‘Olimpico’ si divide tra chi lo applaude e chi si lascia andare a qualche fischio, dovuto, forse, però, più all’amarezza della sconfitta. Nella testa dell’olandese solo quella ‘maledetta’ Champions che lui sul campo non è riuscito a conquistare ma che l’anno prossimo giocherà lo stesso. E’ destino che doveva finire così.