STADIO ROMA. Si allunga la lista degli indagati ma Parnasi non ci sta: “Non ho mai commesso reati”

STADIO ROMA ARRESTI PARNASI PROSPERETTI – Il polverone emerso dalle indagini sulla costruzione del nuovo stadio della Roma continua ad aumentare di volume e a coinvolgere sempre più persone: dopo gli arresti di ieri e le dimissioni del manager Luca Lanzalone dalla Presidenza dell’Acea, l’imprenditore Luca Parnasi ha parlato dal carcere di ‘San Vittore’ nel quale si trova detenuto da ormai più di ventiquattro ore. L’indagato ha incontrato i suoi avvocati, Emilio Ricci e Giorgio Tamburrini che hanno riportato ai media quanto riferitoli dal loro assistito: “Non ho mai commesso reati: abbiamo lavorato per anni, 24 ore al giorno, solo per realizzare un progetto”. Come riporta ‘repubblica.it’ inoltre, Parnasi si avvarrà della facoltà di non rispondere davanti al gip lombardo, nominato dai colleghi romani per rogatoria.

LA LISTA DEGLI INDAGATI CRESCE – L’imprenditore non è, ovviamente, l’unico indagato: nella giornata di oggi la lista si è ulteriormente allungata: a ricevere un avviso di garanzia è stato anche il direttore della Soprintendenza speciale archeologica belle arti paesaggio di Roma Francesco Prosperetti. Per la moglie e i figli sono scattati invece accertamenti patrimoniali da parte della procura.