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REJA sorride: finalmente la panchina è lunga
LAZIONEWS.EU – A differenza della precedente gestione, il friulano può contare su ricambi di maggior spessore. Servono però ancora alcuni ritocchi…
LAZIONEWS.EU – Finalmente REJA conosce il “dramma” dell’abbondanza. Una dolce problematica che tutti gli allenatori sperano di poter affrontare nel corso della loro carriera. Nella precedente gestione il friulano non ha mai avuto un organico tale da poter competere su tutti i fronti, spesso a colpa dei numerosi infortuni ma anche dall’assenza di ricambi all’altezza dei titolari. E tutto questo non lo ha mai nascosto: “Senza infortuni saremmo arrivati in Champions al centouno per cento nonostante la rosa così corta”, l’ammissione subito dopo l’addio. E ancora: “Ero costretto a far giocare sempre gli stessi, se avessi avuto Floccari lo scorso anno (in riferimento alla stagione 2011/12, ndr), sarei arrivato in Champions”. E se lo dice il tecnico con la migliore media punti dell’era Lotito (156 in 93 giornate di campionato: 1,67 punti per partita, ndr) forse tutti i torti non li ha…
FINALMENTE I RICAMBI – Nei suoi precedenti anni in biancoceleste REJA era praticamente costretto a far scendere in campo sempre i ‘soliti‘, vista anche la poca affidabilità fisica (abbinata ad un buona dose di sfortuna), di giocatori come KONKO, RADU, MATUZALEM e KLOSE. E non sempre i sostituti erano all’altezza: nonostante l’enorme impegno profuso in campo, pedine come SCALONI, GARRIDO, FIRMANI e ALFARO non erano in grado di reggere il confronto con i titolari. Tutto ciò ha determinato “l’usuramento” di LEDESMA (66 gare su 76 per un totale di 5967 minuti di gioco) e GONZALEZ (65 gare su 76 per il Tata, con 4655 minuti di gioco complessivi), sempre presenti e mai un minuto a disposizione per rifiatare. Fortunatamente la situazione per REJA è cambiata e in meglio: dietro ai due sudamericani oggi ci sono giocatori del calibro di BIGLIA e ONAZI, due autentici titolari più che semplici alternative. Anche per il comparto offensivo la situazione è decisamente più rosea: dietro ai titolarissimi HERNANES, CANDREVA e LULIC ( ai quali si aggiungerà presto anche MAURI…), scalpitano EDERSON, FELIPE ANDERSON e KEITA, giocatori dal talento indiscusso, la loro unica pecca riguarda solamente la continuità di rendimento.
PANCHINA PIÙ LUNGA, MA MANCA ANCORA QUALCOSA – Il brasiliano e lo spagnolo, assieme a PEREA, rappresentano sicuramente il futuro della LAZIO: estro e fantasia, freschezza e gioventù, i tre baby rappresentano la ventata di rinnovamento in casa LAZIO. Campioncini in erba, ma forse ancora troppo acerbi per caricarsi sulle loro giovani spalle le sorti di una squadra, motivo per il quale la rosa biancoceleste necessita ancora di qualche ritocco. “Dobbiamo prendere nuovi giocatori per aumentare lo spessore della squadra”, la conferma di REJA ieri in conferenza stampa, dove però ha evitato di specificare a quali reparti alludeva. Un mistero neanche troppo difficile da svelare: alla LAZIO serve una spalla affidabile per KLOSE, oltre alla storico centrale dominante che si cerca ormai da tempo. BIAVA e DIAS si stanno confermando nuovamente su altissimi livelli, ma l’età avanza e le ambizioni della LAZIO non possono certo aspettare. REJA può comunque sorridere: stavolta la base è buona, con qualche ritocco la squadra potrebbe davvero spiccare il volo.
Daniele Gargiulo
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