GIORGIO CHINAGLIA, un dito puntato verso l’eternità

LAZIONEWS.EU- L’inizio della primavera riporta alla mente il ricordo di una delle icone più rappresentative di storia della Lazio, Giorgio Chinaglia. Approdato sulla sponda laziale del Tevere nella stagione ’69-’70 Chinaglia porta nel suo nome tanti bellissimi ricordi e soddisfazioni per il popolo biancoceleste, a partire dal suo contributo determinante (21 reti) per la promozione nella massima serie nell’annata ’71-’72, per continuare la stagione seguente che, grazie ai suoi numerosi sigilli, porta la Lazio a sfiorare il titolo perso all’ultima giornata, determinate la sconfitta con il Napoli. Arrivando infine alla consacrazione massima nella stagione ’73-’74 con la conquista, oltre che al primato dei marcatori (24 le sue reti), del tricolore. Dopo aver lasciato il segno nella massima serie italiana decide di partite con destinazione il nuovo continente per vestire la maglia dei New York Cosmos al fianco di nomi quali Pelé e Franz Beckenbauer. L’ultima apparizione in casa Lazio la fece vestendo i panni di presidente sostituendo Gian Chiarion Casoni. Calciatore dall’animo irrequieto ha incantato il pubblico laziale con giocate, gol e gesti che restano indelebili nel cuore e la mente laziale, il più significativo dei quali l’esultanza in un derby del 31 Marzo 1974 dove, dopo avere realizzato un calcio di rigore, si diresse verso la curva Sud puntando il dito verso di essa. Gesto che divenne simbolo della tifoseria biancoazzura, riproposto in una coreografia in occasione della sua scomparsa. Lo spirito guerriero di Long John si spense definitivamente il 1 aprile 2012, quasi quarant’anni dopo le sue gesta e prodezze sul rettangolo verde.  A due anni dalla sua scomparsa la grande famiglia della Lazio renderà omaggio alla sua memoria con una messa celebrativa presso la Chiesa di Cristo Re alle ore 19.00, in Viale Mazzini​. 

S.C.