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Italia, Conte: “Rispetto la Spagna, ma voglio vincere”
MONTEPELLIER – Il ct della nazionale italiana è intervenuto in conferenza stampa…
MONTPELLIER – Il ct della Nazionale italiana, Conte, è intervenuto in conferenza stampa per parlare del match contro la Spagna, in programma domani alle ore 18:00.
“Noi abbiamo grandissimo rispetto della Spagna, sappiamo di affrontare una delle squadre più forti al mondo, una delle favorite. Detto questo abbiamo lavorato, ci siamo preparati, per una delle due non c’è un domani”.
Sulla Spagna dopo la gara con la Croazia: “Penso che le sconfitte portino qualcosa di più, livello di rabbia e attenzione. Avrei preferito una Spagna più morbida, che veniva da una serie di vittorie. Partita molto particolare, nel primo tempo la Spagna poteva ammazzare la partita. Domani se usiamo la ragione perdiamo, l’ordinario non basta. Sono molto convinto che i miei ragazzi siano in grado di farlo”.
Sui giovani: “Io non capisco cosa si dovrebbe tentare o non tentare… non puoi aspettare una partita del genere per provare qualcosa di mai fatto prima. Partita da vincere tutti insieme, nella fase offensiva. Facciamo che pure la Spagna deve stare attenta, possiamo fare male a chiunque il qualsiasi momento, nella fase difensiva c’è organizzazione ma anche in attacco”.
Su ciò che deve accadere: “Quello che dico sin dall’inizio, niente recriminazioni. Se poi l’avversario si dimostra più forte saremo i primi ad applaudire. Altrimenti voglio vincere”.
Sulle emozioni: “Quando sono diventato ct della nazionale italiana conoscevo i pro e i contro, sapevo che non era una situazione facilissima. Ma mi intriga, mi esalta, mi fa dare il meglio. Ho colto l’occasione al volo, i ragazzi hanno dato tutto”.
Sull’impresa: “Niente è impossibile, altrimenti sarebbe tutto troppo semplice. Si toglierebbe il sale della vita, l’incertezza, lavorare per battere il più forte. Noi non siamo la vittima sacrificale, i ragazzi non vogliono tornare a casa”.
Sul Belgio: “Era stata una partita intensa, ma il nostro calcio è fatto di questo, con la possibilità di dare ritmo anche nella fase di possesso. Dobbiamo correre, a prescindere”.
Sulla vigilia: “Sicuramente importante, così come è stata fin dall’inizio, sia qualificazioni che la prima partita con il Belgio. Parteciparci da ct e calciatore è fantastico, straordinario. Sai che c’è un popolo dietro di te che è pronto a soffiare. Sicuramente è una bella vigilia, di grande emozione e responsabilità. I ragazzi stanno bene, ho grande fiducia in loro.”
Sulle sconfitte della Spagna ai Mondiali: “Credo che i sistemi rimangano fermi nei numeri, ma poi un allenatore lo modella alle caratteristiche dei calciatori. Penso che sia importante studiare le squadre, capendo punti deboli e forti, utilizzando armi per fare male all’avversario. La formazione? Non lo so, hanno giocato sempre gli stessi. Leggi la formazione e hai grande rispetto”.
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