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31 anni senza Lenzini, Presidente del primo storico scudetto della Lazio
UMBERTO LENZINI – Sono passati 31 anni dal giorno in cui Umberto Lenzini morì stroncato da un infarto…
UMBERTO LENZINI – Sono passati 31 anni dal giorno in cui Umberto Lenzini morì stroncato da un infarto. Era il 22 febbraio 1987 e Roma si vestì a lutto per uno dei presidenti biancocelesti più amati di sempre. Al funerale partecipò la squadra e l’allora dirigenza della Lazio, squadra della quale Lenzini fu presidente per ben 15 anni, dal 1965 al 1980. Sotto la sua gestione tante gioie, come quella dello scudetto, e tanti dolori, come il calcioscommesse.
LENZINI PRESIDENTE DELLA LAZIO – Era il 1965 quando, un anno dopo essere entrato nella società, in seguito ad un litigo che l’allora proprietà della Lazio ebbe con i giocatori, Lenzini prese in mano la squadra diventando maggiore azionista e presidente. Nel 1969 la Lazio acquistò Chinaglia e Wilson, che presto sarebbero diventati due simboli biancocelesti e che permisero alla squadra, allora militante in Serie B, di risalire nel massimo campionato. Nel 1974 la Lazio di Lenzini guidata da Maestrelli entrò nella storia: i biancocelesti vinsero il primo scudetto e la gioia dei giocatori e dei tifosi fu incontenibile.
Non solo gioie però nel percorso di Lenzini alla guida della Lazio. Nel 1977 la squadra fu sconvolta dalla morte di Re Cecconi, ucciso da un gioielliere romano per aver simulato una rapina. La scomparsa di Re Cecconi fu un vero choc per la squadra e per la dirigenza. Nel 1980 la Lazio si trovò in mezzo alla vicenda Calcioscommesse. Alcuni giocatori vennero arrestati per frode sportiva, accusa successivamente decaduta. Nonostante ciò la Lazio venne retrocessa in Serie B. Ciò portò al collasso finanziario che Umberto tentò di risanare indebitandosi. Qualche mese dopo, a settembre, Lenzini, ormai stanco, passò la presidenza a suo fratello Aldo, che poco tempo cedette la società a Casoni. Umberto però detenne il 35% delle azioni della Lazio fino al 1982. In quell’anno anche il resto delle azioni venne ceduto e Lenzini rimase in società come Presidente Onorario.
Dai tifosi biancocelesti Umberto venne soprannominato “Papà Lenzini” per i suoi modi pacati e bonari. Ancora oggi, 31 anni dopo la sua scomparsa, il ricordo di Lenzini è impresso nella memoria dei tifosi della Lazio che hanno avuto l’onore di seguire la squadra sotto la sua gestione.
NON SOLO CALCIO – Il nome di Lenzini non fu legato solamente al calcio. Umberto fu anche un grande imprenditore. Si occupò in particolare di costruzioni civili, operando soprattutto nel Nord di Roma, all’epoca disabitato.
Josephine Carinci
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