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ACCADDE OGGI. La Lazio si complica la vita a Piacenza, ma vince in rimonta

ACCADDE OGGI –  Torna la rubrica di Lazionews.eu in cui vi raccontiamo giorno per giorno gli eventi della storia biancoceleste e non solo…

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LAZIO – 26 ottobre 1994. Ottavi di finale di Coppa Italia, gara di ritorno. All’andata, la Lazio di Zeman, contro il Piacenza di Cagni e del baby Filippo Inzaghi, alle prese con un complicato campionato in Serie B, aveva spaventato (e non poco) i biancocelesti, passando due volte in vantaggio e perdendo soltanto 3-2. In Emilia-Romagna la situazione è pressoché identica, con la piccola differenza che stavolta il Piacenza chiude il primo tempo sul 2-0, grazie alla rete di Turrini e all’autogol di Winter. Ma è una Lazio che ha tanto cuore quella del 1994-95 e che in campionato si arrenderà soltanto alla Juventus di Lippi, Baggio, Del Piero, Ravanelli Vialli. Quello che i biancocelesti riescono a costruire nei primi 45 minuti è racchiuso in un solo tiro in porta, di Fuser, ad un soffio dal duplice fischio. Ma è nella ripresa che il Boemo costruisce la vittoria e conquista il passaggio del turno: fuori Rambaudi, dentro Casiraghi, e la musica cambia. Al 62′ è proprio il neoentrato “Bisontino” a portare scompiglio nell’area avversaria, aprendo la strada all’inzuccata di Cravero. 2-1, ma non è finita: 120 secondi e Paolo Negro realizza la terza rete nelle ultime quattro partite, pareggiando così i conti e segnando il gol qualificazione. Per chiudere in bellezza, al 73′ l’ex di turno Beppe Signori, accolto dal pubblico dello Stadio Galleana con l’ingiurioso striscione “Sacco di m…a”, approfitta di un retropassaggio suicida di Piovani e trafigge Taibi. La Lazio rimonta per la sesta volta in stagione ed accede ai quarti di finale di Coppa Italia.

STORIA – 26 ottobre 1860. Nei pressi di Teano, si conclude la spedizione dei Mille con l’incontro tra Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi. Il primo, re di Sardegna e futuro re d’Italia, aveva occupato i territori pontifici in Umbria e nelle Marche, mentre il secondo aveva appena respinto la controffensiva borbonica nella celebre battaglia del Volturno, completando così la conquista del Regno delle due Sicilie. L’incontro di Teano rappresenta una tappa fondamentale del Risorgimento italiano, che spianò la strada alla definitiva unificazione del nostro Paese. Garibaldi abbracciò la politica dei Savoia, rinunciando alla conquista di Roma, al fine di evitare l’intervento dell’imperatore francese Napoleone III e si ritirò a Caprera dopo aver chiesto, ed ottenuto, l’entrata dei suoi uomini nell’esercito sardo, con il medesimo grado rivestito nella spedizione.

SPORT – 26 ottobre 1863. Nella Freemason’s Tavern in Great Queen Street (Londra) viene fondata la Football Association (FA), la prima Federazione calcistica nazionale al mondo. In sostanza, nasce il calcio. Prima di questo storico incontro, non esisteva un regolamento universalmente riconosciuto: basti pensare che in alcune partite era permessa la corsa con la palla tra le mani, mentre in altre tackle, sgambetti, trattenute e hacking (colpi agli stinchi). Con la stesura di un chiaro e definito codice di condotta, il calcio ed il rugby intrapresero due distinte strade. Le prime società calcistiche iscritte alla Federazione inglese furono Barnes, War Office Club, Crusaders, Forest of Leytonstone (poi Wanderers F.C.), No Names Club Kilburn, Crystal Palace (da non confondere con l’attuale Crystal Palace F.C.), Blackheath Football Club (in seguito anche fondatore della Rugby Football Union ed oggi attivo solo in questo sport), Percival House Blackheath, Surbiton and Blackheath Proprietary School. La Charterhouse School mandò un osservatore ma decise, alla fine, di non aderirvi.

Giordano Grassi

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