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A. FILIPPINI: “Vincere il DERBY è come vincere la COPPA DEL MONDO. Farei giocare i migliori anche giovedì”
L’ex biancoceleste ricorda anche un aneddoto della gara: “Di Canio ci caricava durante il tragitto per lo stadio. Sembrava un pullman di ultrà di cui lui era il capo”…
FILIPPINI SUL DERBY – Sbarcò a Roma nel 2004, nella famosa estate dei “nove acquisti in un giorno” di Lotito: stiamo parlando di Antonio Filippini, che approdò in biancoceleste insiema al fratello Emanuele. Oggi, intervenuto ai microfoni di Radio Sei, l’ex biancoceleste da il suo giudizio su questa nuova Lazio di Petkovic: ”Il bosniaco mi sembra un allenatore all’avanguardia, di personalità, che si fa voler bene dai suoi giocatori. La Lazio ha fatto un ottimo acquisto, anche se non era tanto conosciuto. Consiglieri di non essere troppo nervoso, l’allenatore deve essere lucido, meno ti fai coinvolgere più puoi essere determinante per la partita”.
Sul derby del 6 gennaio vinto 3-1
“In campo durante la partita è un emozione ogni secondo che passa, se hai la palla o se non ce l’hai, il pubblico accompagna ogni azione con un boato. Poi a fine partita era come aver vinto la Coppa del Mondo o la Champions League. Emozioni che provo ancora adesso quando ne parlo, è stata una della partite più importanti che io abbia mai giocato. In quel Derby ce le siamo dette di tutti i colori, anche il linguaggio può far calare la prestazione dell’avversario. Il peggiore “linguisticamente” in quel Derby? Diciamo De Rossi, si fa sentire molto anche sotto l’aspetto verbale. Può essere decisivo anche domenica, ha grande voglia di riscatto, per il momento che sta vivendo”.
Un aneddoto su quella gara
“Mi ricordo che nel tragitto da Formello allo stadio, Di Canio lo ha fatto tutto in piedi e appena vedeva una sciarpa della Roma impazziva e ci caricava, sembrava un pullman di ultrà, di cui lui era il capo”.
Sulla sconfitta di Catania
“All’inizio la Lazio è partita bene, con l’occasione di Rocchi, ma dopo il primo goal del Catania si è sciolta e non ha avuto la forza di reagire. Ma è normale che ci sia un po’ di stanchezza visto che era l’ultima partita di una lunga serie. Non si può giocare senza mediano, anche il Barcellona ha un mediano, con i piedi buoni, però è sempre uno che recupera la palla. Alla Lazio in questo momento manca un Brocchi”.
Sulla gara col Panathinaikos
”Farei giocare in tutte due le partite la migliore squadra, sono due partite che si caricano da sole. I giocatori sanno l’importanza di queste gare, non c’è bisogno di caricarle ulteriormente”.
Su Rocchi
”Gli è mancato solo il goal, ha fatto delle buone prestazioni, ma se a un attaccante gli manca il goal gli manca tutto, ma alla Lazio ci può stare ancora, può dare una mano e nel caso fare il titolare”.
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