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A tutto FELIPE: “Alla LAZIO sono molto felice. KLOSE? Ci troviamo a meraviglia fuori e dentro il campo”

Felipe Andersons si racconta ai media brasiliani: tra presente e sogno Nazionale, passando per il suo rapporto con Miro Klose…

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NOTIZIE LAZIO – Dopo l’infortunio e le vicende che hanno avuto come protagonista il padre, in molti pensavano che l’esplosione di Felipe Anderson potesse subire una brusca frenata. Invece, il brasiliano si è fatto più forte degli eventi, incantando i tifosi laziali sono solo per le sue giocate magistrali in mezzo al campo ma anche per un carattere che, nel primo anno a Formello, non aveva dimostrato a pieno. Al portale Globoesporte, FA7 ha analizzato il suo ottimo momento, culminato con il rinnovo arrivato nella giornata di ieri (QUI PER CIFRE E DETTAGLI).

Sul momento
“Sono molto felice non solo per me, ma per tutta la squadra che sta andando molto bene in campionato. E io in quasi tutte le partite riesco a essere protagonista. Questa è una gioia immensa, spero di continuare così, ora sto raccogliendo i frutti del mio lavoro: il mio talento sta venendo fuori”.

Sul sogno di giocare con la Nazionale
“L’obiettivo è quello di ricevere la chiamata per la selezione principale, è il sogno di qualsiasi giocatore. Ma il sogno del Brasile è quello di vincere una medaglia olimpica, così come il mio. Voglio essere lì con tutti i miei giovani compagni nelle splendide Olimpiadi di Brasile”.

Sulle amicizie con Rafael e Neymar
“Con Rafael e Neymar parliamo sempre. Rafa è sempre impegnato, non è facile trovare del tempo per vederci: gli allenamenti non sempre coincidono, non è molto vicino, ma ogni volta che ho un giorno libero o vado io a Napoli o viene lui qui a Roma. Cerchiamo di continuare l’amicizia. Lo stesso con Neymar. E’ grazie a lui se sono qui: mi ha consigliato di avere coraggio e credere di più in me stesso. Lo ringrazierò per sempre. Quando si riceve un consiglio da un giocatore come Neymar, si è ancora più disposti a lavorare”.

Sul rapporto con Klose
“Da quando sono arrivato lui mi ha sempre trattato benissimo. Ci troviamo a meraviglia, sia in campo che fuori: non è un campione solo per le sue doti calcistiche, ma anche per il comportamento e per il modo di essere. Una cosa che ho imparato da lui? Nonostante abbia vinto la Coppa del Mondo e sia capocannoniere nella storia dei Mondiali, è sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene dal campo di allenamento. Se un ragazzo di 21 anni come me aspira a diventare un giocatore come lui, a fare grandi cose nel calcio, deve fare molti sacrifici. E’ questa la lezione di Miro Klose”.

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