ACCADDE OGGI
Accadde oggi. 31 ottobre: Cosa Nostra mette l’Olimpico nel mirino, solo il fato evita una carneficina
Torna la rubrica di Lazionews.eu in cui vi raccontiamo giorno per giorno gli eventi della storia biancoceleste ma non solo…
ACCADDE OGGI – Torna la rubrica di Lazionews.eu in cui vi raccontiamo giorno per giorno gli eventi della storia biancoceleste ma non solo. Il 31 ottobre 1993 è una data che poteva essere segnata in nero a causa di una strage che solo per caso non si è consumata. Siamo in piena stagione stragista, dopo gli attentati di Capaci, via D’Amelio, via Fauro, via dei Georgofili, via Palestro e delle bombe in alcune chiese. Continua l’opera di terrore e l’attentato all’Olimpico doveva essere il sesto, il penultimo di una serie di sette che Cosa Nostra, come dicono le sentenze confermate anche in Cassazione, pianificò e realizzò fra l’aprile del 1993 e l’aprile del 1994. A parlarne con i procuratori di Firenze fu il pentito Gaspare Spatuzza, boss del quartiere palermitano di Brancaccio soprannominato “U’ tignusu”, dopo aver raccontato anche dell’uccisione di Borsellino con i procuratori di Caltanissetta. Nei piani di Cosa Nostra corleonese quello dell’Olimpico doveva essere un massacro con l’obiettivo di uccidere almeno 100 poliziotti.
IL PIANO – Dopo sopralluoghi e studi durati alcune settimane in viale dei Gladiatori, a pochi passi dall’ex Aula Bunker, era stata piazzata una Lancia Thema rubata a Palermo contenente 120 chili di tritolo con 50 chili di tondini di ferro (per amplificarne la potenza). All’Olimpico si giocava Lazio-Udinese, gara che i biancocelesti di Zoff vinsero 2-1 con i gol di Winter e Signori sotto gli occhi del nuovo arrivato Boksic, comparso in tribuna nell’intervallo. “Era già tutto pronto per l’attentato, ma il telecomando all’Olimpico non funzionò – raccontò Spatuzza ai magistrati di Torino nel processo contro il Senatore Dell’Utri – “Ci trovavamo sulla collinetta di Monte Mario. Benigno provò a dare impulso con il telecomando ma non successe nulla. Intanto i carabinieri si stavano allontanando. A quel punto dissero di lasciar stare e l’attentato era fallito. Lasciammo stare l’auto e ritornammo a Palermo”. Fu solo per un caso che la carneficina pianificata contro le forze dell’ordine e centinaia di tifosi non si verificò, qualcosa non funzionò nei circuiti elettrici del telecomando che avrebbe dovuto far saltare in aria quell’auto.
I COLPEVOLI – “Giuseppe Graviano (uno dei quattro fratelli, accusato di essere colui che azionò il comando dell’autobomba che uccise il giudice Borsellino e cinque agenti della scorta, ndr) mi disse che per quell’attentato avevamo la copertura politica del nostro compaesano (il senatore Marcello Dell’Utri, ndr)”, le parole agghiaccianti di Spatuzza. Cosa Nostra fu quindi costretta a far sparire l’auto e l’esplosivo che fu poi fatto ritrovare nascosto sotto terra all’inizio del 1994 a Capena dove il pentito Antonio Scarano aveva affittato una casa. Nel 1998 Cosimo Lo Nigro, Gaspare Spatuzza, Francesco Giuliano, Luigi Giacalone, Salvatore Benigno, Pietro Carra, Antonio Scarano, Antonino Mangano e Salvatore Grigoli vennero riconosciuti come esecutori materiali del fallito attentato allo Stadio Olimpico nella sentenza per le stragi del 1993.
SPORT – Il 31 ottobre 2002 nel campionato del Madagascar ebbe luogo la partita con più reti della storia del calcio, quella tra AS Adema e SO de l’Emyrne che terminò 149-0.
STORIA – Il 31 ottobre 1517 il frate agostiniano Martin Lutero affigge le sue 95 tesi sul portale della chiesa di Wittenberg, da cui ha tradizionalmente inizio la Riforma Protestante (anche se molti sostengono che le tesi vennero semplicemente inviate ai vescovi).
MUSICA – Il 31 ottobre 1975 viene pubblicata come singolo ‘Bohemian Rhapsody’ dei Queen, canzone scritta da Freddie Mercury, terzo brano più venduto nella storia della Gran Bretagna ma soprattutto votata a più riprese come la canzone più bella di sempre.
CINEMA – Il 31 ottobre 1993 muore a Roma Federico Fellini, considerato uno dei maggiori registi della storia del cinema, vincitore di quattro Premi Oscar al miglior film straniero (1957 per ‘La strada’, 1958 per ‘Le notti di Cabiria’, 1964 per ‘8 1/2’, 1975 per ‘Amarcord’) e uno alla carriera. Nel 1929 nasce invece Carlo Pedersoli, conosciuto come Bud Spencer, uno degli attori italiani più conosciuti nel mondo e storico interprete insieme a Terence Hill dello spaghetti-wester. Perdersoli da ragazzo fu un nuotatore di altissimo livello, tesserato con la SS Lazio, nei cento metri stile libero primo italiano a infrangere la barriera del minuto netto.
Francesco Iucca
TWITTER: @francescoiucca
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