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ACCADDE OGGI. Lazio formato Europa: anche in 10, non c’è scampo per l’Auxerre
ACCADDE OGGI – Torna la rubrica di Lazionews.eu in cui vi raccontiamo giorno per giorno gli eventi della storia biancoceleste e non solo…
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LAZIO – 3 marzo 1998. All’Olimpico di Roma, per l’andata dei quarti di finale di Coppa UEFA, l’Auxerre fa visita alla Lazio di Eriksson. Guy Roux, da quasi quarant’anni sulla panchina dei francesi, si presenta con un compatto 3-5-2, affidandosi alle fiammate della stella della squadra Guivarc’h, in realtà splendidamente annullato per tutti e novanta i minuti da un Alessandro Nesta semplicemente impeccabile. La gara procede equilibrata e combattuta a centrocampo, le squadre non si sbilanciano, non rischiando quindi di esporsi a contropiedi fatali ed il risultato rimane a lungo bloccato sullo 0-0. Le sorti dell’incontro sono appese a un filo, solo un episodio può cambiarle e l’episodio arriva al 63’, con Pierluigi Casiraghi, in campo da circa trenta secondi, che sfrutta l’unico svarione difensivo dell’Auxerre. Quattro minuti più tardi si fa cacciare Jugovic, donando nuova linfa alla compagine francese, trascinata dal futuro centrocampista del Parma Lamouchi. Ma la Lazio regge ed al 90’ il risultato è di 1-0, proprio come si augurava Eriksson alla vigilia: “Loro hanno giocatori fortissimi e un allenatore che è un campione del mondo. Sottovalutarli sarebbe da stupidi, un errore clamoroso. Fosse per me, firmerei subito per l’uno a zero”.
STORIA – 3 marzo 1923. In pieno boom di periodici illustrati e d’attualità, scoppiato negli Stati Uniti degli anni Venti sulla falsariga di quanto già avvenuto in Inghilterra, debutta ufficialmente il “Time”, fondato quasi per gioco e senza particolari aspettative da due studenti di Yale, Henry Luce e Briton Hadden, e che diventerà invece il più diffuso settimanale al mondo, con la bellezza di 26 milioni di lettori.
SPORT – 3 marzo 1953. A Rio de Janeiro, in Brasile, nasce Arthur Antunes Coimbra, meglio noto come Zico, 22 gol in 39 partite con l’Udinese tra il 1983 ed il 1985, 52 in 72 con la Seleçao carioca. Oltre a quella delle zebrette friulane, l’ex centrocampista offensivo (bronzo ai Mondiali di Argentina 1978), infallibile cecchino sui calci piazzati, ha indossato le maglie del Flamengo in due distinte occasioni, del Sumitomo Metals e del Kashima Antlers, club col quale ha anche tentato l’avventura da allenatore (in precedenza, una breve avventura da vice con la Nazionale brasiliana), prima di passare alla guida della Nazionale giapponese, quindi del Fenerbahce (Turchia), del Bunyodkor (Uzbekistan), del CSKA Mosca (Russia), dell’Olympiakos (Grecia), della massima selezione dell’Iraq, dell’Al-Gharafa (Qatar) e del Goa (India).
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