ACCADDE OGGI. Il Manchester s’inchina alla Lazio: la Supercoppa europea è biancoceleste

ACCADDE OGGI LAZIO – 27 agosto 1999. La Lazio vola a Montecarlo, si gioca la finale di Supercoppa europea contro il Manchester. Eriksson vuole far sognare i tifosi, sogna di alzare il trofeo al cielo, vuole portare i suoi sul tetto d’Europa: per farlo, bisogna battere la “squadra più forte del mondo“. Impossibile? No. Perché laddove sorgono limiti, la Lazio ci mette il cuore. E con quello, difficilmente si sbaglia. Gli inglesi perdono più nettamente di quanto non dica il risultato. Al gol di Salas al 34′, infatti, bisogna aggiungere un rigore  negato ai laziali, un errore di mira sempre del cileno a porta ormai vuota, e un dominio biancoceleste costante nel secondo tempo.

PARTITA PERFETTA – A Montecarlo la Lazio ha giocato la partita perfetta. “Si è avuta la conferma che nel calcio conta poco il numero delle punte che si schierano per organizzare una partita vincente“, scrive La Gazzetta dello Sport. Ferguson è partito con tre e nella ripresa, ad un certo punto, ne ha schierate anche quattro. Eriksson ha risposto con il solo Simone Inzaghi e poi, dopo il suo infortunio, con Salas autore del gol. Ha vinto tutta la squadra: da Marchegiani, che ha salvato l’1-0 con una parata prodigiosa, a Nedved e Stankovic che si sono rivelati inesauribili, alla difesa che non ha sbagliato un colpo. Una prova di straordinaria forza collettiva che proietta la squadra biancazzurra nel nostro campionato come la formazione da battere. A nulla servono i 3′ minuti di recupero finali: stavolta il Manchester non recupera, e s’inchina davanti alla Lazio campione d’Europa.

A.M.